Guidati da un profeta peculiare, visti dai loro vicini come nemici degli ideali tradizionali, scacciati da una “terra promessa” all’altra, fino ad accettare che l’unica speranza per avere pace è quella di lasciare il loro paese per avere un clima politico più protetto; spogliati delle loro proprietà da un governo che li dichiarò non essere nemmeno una religione, perseguitati e arrestati per le loro pratiche religiose, e svergognati da “fondamentalisti” che professavano di essere parte della loro fede senza rappresentarli in alcuna forma o maniera.

Questa è la storia dei mormoni. Ma potrebbe essere anche quella dell’Islam.

Sono rimasto terribilmente sorpreso, in questi ultimi giorni, dai commenti che ho visto fare da membri della Chiesa in risposta agli attacchi terroristici di Parigi.

Capisco, e condivido l’indignazione provata; a volte penso che vorrei che credessimo in un concetto di inferno più tradizionale, giusto per sbatterci dentro tutti quelli dell’ISIS e i suoi estremisti islamici.

Ma ciò che mi preoccupa è quando cominciamo a fare di tutta l’erba un fascio e cominciamo a condannare tutto l’Islam, a prescindere. Noi mormoni, tra tutti,  dovremmo comportarci molto meglio di così.

Anche noi, come l’Islam, abbiamo le nostre pecore nere

I mormoni, come i musulmani, hanno avuto le loro pecore nere nella loro famiglia. Abbiamo avuto almeno un’incidente violento nella nostra storia, il massacro di Mountain Meadows, in cui eravamo chiaramente gli aggressori e a causa del quale abbiamo passato l’ultimo secolo (se non più) a cercare di spiegarci o di di cercare di dimenticare.

È stato un avvenimento deplorevole, non riflette minimamente i nostri valori; ma le nostre critiche continuano a tirarlo fuori senza pietà, così che noi siamo giudicati dagli avvenimenti (che ci piaccia o no).

Ci sono anche gli apostati del gruppo di Mormoni “fondamentalisti” che distorce agli occhi di chi non ci conosce, sia la nostra moralità che i nostri standard di abbigliamento.

Non so cosa ne pensino gli altri mormoni, ma io sono stufo di spiegare che i poligami non fanno parte della nostra religione e che non ci rappresentano, a prescindere da come si chiamano o qualsiasi altra cosa.

Ma nonostante tutto, che ci piaccia o no, anche questo fa parte del nostro bagaglio che ci portiamo dietro, e questo bagaglio influenzerà positivamente o negativamente l’opinione della società nei nostri confronti.

islam e gli estremisti islamici

Ciò che mi preoccupa è quando cominciamo a fare di tutta l’erba un fascio e cominciamo a condannare tutto l’Islam, a prescindere. Noi mormoni, tra tutti dovremmo comportarci molto meglio di così.

Gli estremisti islamici

Anche Islam ha il suo bagaglio, costituito largamente dagli estremisti islamici. Sfortunatamente, questa loro pecora nera è molto più numerosa e rumorosa delle nostre, ma il risultato è lo stesso: l’opinione e percezione pubblica dell’Islam è distorto dalle azioni più drammatiche dei pochi e non dai valori della maggioranza.

Magari sarebbe più facile se l’Islam avesse avuto un’autorità centrale che avesse il potere di buttar fuori questi pazzoidi, ma purtroppo non c’è.

Le suddivisioni nell’Islam sono molte, come nel Cristianesimo, e come nel Cristianesimo ci sono alcune suddivisioni di fatto all’interno della religione, ma poi all’interno di ognuna di esse ci trovi una diffusissima diversità di credi e di pratiche.

Anche questo noi Mormoni dovremmo capirlo bene, data la fatica che dobbiamo fare per convincere certe persone che noi siamo Cristiani.

Il vero Islam

Pensare che ci sia un unico Islam da poter facilmente etichettare come una religione di intolleranza ed odio è teologicamente puerile ed intellettualmente limitato.

Ho letto personalmente una buona parte del Corano, e nonostante i miei sforzi non ho ancora trovato la sezione “ammazza gli innocenti”.

Strano: c’è un sacco di gente, sia musulmani che non, che insistono che ci sia! È una questione di prospettive, e ognuno ha la propria.

A causa del mio lavoro (Avvocato specializzato in immigrazione), ho avuto la benedizione di rappresentare persone con svariati passati diversi, inclusi i musulmani.

Sono anche stato fortunato ad aver avuto l’opportunità di sviluppare delle belle amicizie con alcuni di loro.

Ho conosciuto la loro frustrazione con l’essere associati con gli estremisti islamici, e ho condiviso la mia frustrazione con svariati musulmani pacifisti che non desideravano denunciare le azioni che ritenevano ripugnanti, secondo la religione musulmana.

Fortunatamente, adesso penso che ciò stia cambiando, perché mi sembra di vedere che l’opposizione musulmana verso le critiche degli avvenimenti a Parigi sia stata più decisa, rispetto all’undici settembre; forse perché i social network permettono di avere più sicurezza nel farsi sentire.

Ma a prescindere, la mia esperienza personale mi insegna che l’opposizione agli estremisti islamici c’è, ed è sincera.

Noi mormoni non dovremmo giudicare l’Islam

Tra tutti quanti, i mormoni dovrebbero essere i più restii a giudicare un’intera fede basandosi solo sulla condotta di una parte di coloro che professano di farne parte.

Ho imparato, con gli anni, che quando dico che sono Mormone, coloro a cui lo dico potrebbero interpretarlo come “oh, questo qui è un misogino, poligamo, omofobo… e si veste con delle strane mutande magiche!”

Nulla di tutto ciò è vero, ma almeno capisco perché lo pensano. E mentre cerco di sbarazzarmi di tutta questa spazzatura, non ho intenzione di buttarla sulla schiena altre persone che non l’hanno chiesta.

Dovremmo davvero essere disposti a dare lo stesso beneficio del dubbio a tutti i musulmani per cui noi stessi abbiamo implorato per così tanto tempo.

Questo articolo è stato scritto da Rob Ghio, pubblicato su lds.net ed è stato tradotto da Stefano Nicotra.