La nostra terra è forse l’unico mondo, di tutto lo spazio, che ospiti vita intelligente? O c’è della vita in altri mondi, magari creature intelligenti come noi se non addirittura di più? Esistono gli alieni? Potrebbero mai visitarci?

È abbastanza comprensibile che le discussioni a questo proposito coinvolgano completamente e che siano popolari tra gli studenti di tutte le età, a partire dalle elementari continuando poi oltre la laurea.

Una delle cose più eccitanti per buona parte dei Santi degli Ultimi Giorni è che la Chiesa insegni, grazie ad alcune rivelazioni di Dio (che è il nostro contatto con lo spazio esterno; l’avevate mai visto sotto questo punto di vista?), delle dottrine (in nostro possesso da parecchio tempo) che rispondono a queste domande.

Prima di vederle, comunque, diamo un’occhiata veloce a cosa ci dice la scienza moderna riguardo allo spazio e all’attuale capacità dell’uomo di scoprirlo e viaggiarvi.

Tutti noi sappiamo che, con gli attuali calcoli della velocità, la luna dista da noi solo pochi giorni (la velocità è di circa 40.200 chilometri orari nel momento in cui gli astronauti si allontanano dalla terra; il loro razzo continua comunque a rallentare perché altrimenti a quella velocità raggiungeremmo la luna in dieci ore).

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Il nostro Sole, la stella a noi più vicina, dista da noi circa quattrocento volte da noi più rispetto alla Luna, se potessimo mantenere i 40.200 chilometri orari di velocità, ci servirebbero comunque quasi altri sei mesi prima di raggiungere il sole.

Questo per quanto riguarda il nostro sistema solare, ma che ne sappiamo degli altri soli e degli altri pianeti? Sulla vasta scala delle distanze spaziali, persino Plutone si trova sopra di noi; continuando alla velocità di 40.200 chilometri orari ci metteremmo vent’anni per raggiungere Plutone, ma ce ne servirebbero 100.000 per poter arrivare alla stella più vicina situata al di fuori del nostro sistema solare.

E ci sono un miliardo di stelle organizzate nell’enorme sistema che noi chiamiamo galassia, tutte impegnate a ruotare attorno ad un centro comune come una gigantesca spirale.

Le singole stelle distano l’una dall’altra, nella galassia, così tanto che la loro stessa luce impiega svariati anni per passare dall’una all’altra.

Per quanto la nostra galassia possa essere vasta, ce ne sono comunque altri miliardi! Per quello che riescono a mostrarci i nostri telescopi, c’è una quantità infinita di galassie.

Ma c’è qualcuno? Potrebbe forse esserci? Esistono gli alieni? Possono esistere dei pianeti abitati da forme di vita intelligenti, non per nulla noi viviamo su uno di essi; e se pensiamo a tutte le galassie dello spazio, è completamente impensabile che tra miliardi e miliardi di stelle in questo vasto universo, esistano degli esseri intelligenti alieni in un mondo solo.

Se anche solo una stella su un milione potesse avere un pianeta abitabile pieni di alieni, questo ci lascerebbe comunque più di cento milioni di sistemi solo nella nostra galassia! E ci sono miliardi di galassie come la nostra!

E allora come facciamo a sperare di sapere qualcosa delle persone su altri pianeti, degli alieni?

Prendendo in considerazione il luogo e le condizioni del mondo sul quale ci ha posto il Signore, oltre alle limitazioni delle nostre capacità scientifiche, sembra poterci essere una sola risposta: non abbiamo altra fonte di conoscenza al di fuori di quella che il Signore stesso sente che sia importante fornirci in base alle nostre condizioni terrestri.

Walter Sullivan, editore scientifico del New York Times, ha scritto un best seller sulla possibilità di contattare vita intelligente in altri mondi, best seller che ha anche vinto un premio; nel suo libro intitolato “Noi non siamo soli”, ha discusso del tremendo impatto che ci sarebbe sul genere umano nel caso in cui si verificasse un tale tipo di contatto e che se mai vi fosse un gruppo di persone preparato anche solo in parte, lo si troverebbe tra i Santi degli Ultimi giorni.

Certo, Sullivan dice il vero, non solo noi sappiamo dell’esistenza di altri popoli o alieni al di fuori del nostro, ma i Santi degli ultimi Giorni sanno inoltre che le persone di altri mondi, gli alieni, visitano la terra!

La terra ha ricevuto visite dallo spazio esterno e dagli alieni per anni e questi visitatori hanno lasciato dei messaggi molto intelligenti a nostro beneficio.

Quando mettiamo tutto questo sotto la giusta prospettiva, diventa molto emozionante: esseri intelligenti alieni che vengono da una cultura superiore hanno visitato frequentemente la terra, infatti non è questa una gran parte del messaggio del Vangelo???

Rivediamo insieme alcune delle cose che sanno i Santi degli Ultimi Giorni sullo spazio esterno.

Gli alieni esistono: persone di altri mondi

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Nel giugno del 1830, il Signore ha dato al Profeta Joseph Smith, tramite la rivelazione, alcuni dei primi scritti di Mosè, l’uomo che ha portato Israele fuori dall’Egitto cinquecento anni prima della venuta di Cristo, oltre che migliaia di anni prima che persino Jules Verne scrivesse delle storie riguardanti lo spazio esterno. Ecco ciò che Joseph Smith ha imparato dall’esperienza di Mosè:

“E invocando il nome di Dio, egli [Mosè] vide di nuovo la sua gloria, poiché essa era su di lui; e udì una voce che diceva: benedetto sei tu, Mosè, poiché io, l’Onnipotente, ti ho scelto, e sarai reso più forte di molte acque poiché esse obbediranno al tuo comando come se tu fossi Dio”.

“E avvenne, mentre la voce stava ancora parlando, che Mosè gettò lo sguardo e vide la terra, sì, proprio tutta…”

“E ne vide anche gli abitanti…”

“E vide molti paesi, e ogni paese era chiamato terra, e vi erano abitanti sulla faccia di essa”.

“E avvenne che Mosè invocò Dio, dicendo: dimmi, ti prego, perché queste cose sono così, e con cosa le hai fatte?”

“Ed ecco, la gloria del Signore fu su Mosè, cosicché stette alla presenza di Dio e parlò con lui faccia a faccia. E il Signore Iddio disse a Mosè: per un mio proprio scopo ho fatto queste cose; esso rimane in me e qui sta la saggezza”.

“E mediante la parola del mio potere le ho create, che è il mio Figlio Unigenito, che è pieno di grazie e di verità”.

“E mondi innumerevoli ho creato; e anch’essi ho creato per un mio proprio scopo…”

“Ma soltanto un resoconto di questa terra e dei suoi abitanti ti do. Poiché ecco, vi sono molti mondi che sono già passati mediante la parola del mio potere. E ve ne sono molti che esistono ora, e sono innumerevoli per l’uomo; ma tutte le cose per me sono contate, poiché sono mie e io le conosco”.

“E il Signore Iddio parlò a Mosè, dicendo: i cieli sono molti e non possono essere contati dall’uomo, ma sono contati per me, perché sono miei”.

“E quando una terra passerà, con i suoi cieli, così pure ne verrà un’altra; e non v’è fine alle mie opere, né alle mie parole”.

“Ed ora, Mosè, figlio mio, ti parlerò riguardo a questa terra sulla quale stai; e tu scrivi le cose che ti dirò”.

“E nel giorno in cui i figlioli degli uomini stimeranno le mie parole come nulla,  e ne toglieranno molte dal libro che tu scriverai, ecco, Io ne susciterò un altro simile a te, ed esse saranno di nuovo fra i figlioli degli uomini, fra tutti coloro che crederanno” (Mosé 1: 25 – 38).

Il messaggio di questi pochi versetti è sorprendente! Persone in molti mondi! Alieni! Adesso! Persone che vivono, lavorano, giocano, creano e fanno cose… proprio in questo momento!

Gli ultimi due versetti sono di particolare interesse, al loro interno vediamo il Signore che parla a Mosè del ruolo di Joseph Smith nel restituire al mondo queste verità, ecco perché la maggior parte del mondo non comprende nulla riguardo alla rivelazione di Mosè, perché il mondo non ha ancora posto la Perla di Gran Prezzo sul comodino per la lettura serale.

Certo Mosè e Joseph Smith non sono stati gli unici a scoprire l’esistenza degli alieni, Enoch, mille anni prima di Mosè, ha detto: “E se fosse possibile che l’uomo potesse contare le particelle della terra, e i milioni di terre come questa, non sarebbe nemmeno il principio del numero delle tue creazioni; e le tue cortine sono ancora distese…” (Mosé 7:30)

Anche l’apostolo Paolo sapeva di queste cose ed ha parlato del Figlio di Dio “che ha costituito erede di tutte le cose”, dicendo che Egli è colui “per mezzo del quale ha fatto anche il mondo”. (Ebrei 1:2)

Brigham Young ha detto: “… non c’è mai stato un tempo in cui non ci fossero né Dio né mondi, o in cui gli uomini non passassero attraverso le stesse disavventure che stiamo attraversando noi oggi; questo percorso è esistito per tutta l’eternità e continuerà ad esserci per sempre”.

Se gli alieni esistono, quali sono le differenze tra i mondi

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Un’altra verità elementare è che tutti i mondi là fuori sono diversi; alcuni sono celesti, altri terrestri ed altri telesti; alcuni, come il nostro, sono in una fase di esistenza temporale ed esistono anche altre fasi, alcune delle quali noi non le conosciamo nemmeno.

Il Signore ha detto che “non c’è spazio in cui non vi sia un regno… sia esso un regno maggiore o uno minore”; ha inoltre detto: “E ad ogni regno è data una legge”; i regni non ricevono la stessa legge, ma “in ogni legge vi sono certi limiti e condizioni” (Dottrina e Alleanze 88: 36 – 38).

La nostra terra e i suoi abitanti rispondono alle leggi dell’esistenza temporale (Dottrina e Alleanze 77: 6); noi sappiamo poco dei limiti e delle condizioni delle leggi di questa esistenza temporale, sappiamo che questo mondo deve sottoporsi a un gran cambiamento per prepararsi al Millennio, che molte cose affascinanti dovranno avvenire; sono pochi gli altri eventi che sono stati evidenziati in modo chiaro quanto ciò che accadrà al nostro mondo in preparazione e durante al periodo di mille anni chiamato “il Millennio”, ma questo sarà oggetto di un altro articolo.

È abbastanza dire che la nostra terra è ora soggetta a delle leggi e che nel futuro sarà soggetta ad altre leggi e che la stessa cosa succede negli altri mondi dell’universo.

Un punto vitale da ricordare è che la nostra scienza, il fulcro della nostra comprensione per quel che riguarda il modo in cui funziona il nostro mondo, è basata sull’esperienza; e l’esperienza umana separata dalle rivelazioni di Dio è stata limitata in un mondo regolato da alcune leggi, possiamo sperare di determinare le leggi e i principi che riguardano l’ordine di questo mondo attraverso la scienza, ma se immaginiamo un’uguaglianza tra lo spazio e il tempo, così completa da poter ritrarre l’intero universo (passato, presente e futuro) soggetto allo stesso ordine dato da Dio al nostro mondo temporale, falliremo nel comprendere la potenziale ricchezza di varietà di tipi di legge che Dio ha dato in altri mondi; molti di questi mondi sono passati a uno stato maggiore di esistenza rispetto al nostro.

È interessante che le rivelazioni del Signore ci assicurino che i mondi e i cieli continuino l’uno al di sopra dell’altro; così come l’atmosfera della terra (il “firmamento”, o la “distesa” sopra di noi), nella quale volano gli uccelli, viene definita “paradiso”, allo stesso modo il nostro sistema solare di pianeti viene visto come il paradiso della terra; similmente questo ordine viene usato per riferirsi alla promessa del Signore secondo la quale “i cieli e la terra passeranno” e ci saranno “un nuovo cielo e una nuova terra” (Dottrina e Alleanze 29: 23).

Ma ci sono cieli oltre i cieli della nostra terra, Salomone ha scritto: “…i cieli e i cieli dei cieli non ti possono contenere” e Joseph Smith ha commentato dicendo: “i cieli dei cieli non potevano contenere [Cristo], perciò Egli si è preso la libertà di andare in altri cieli”.

Non sappiamo quanto sia esteso l’ordine dei cieli soggetto al nostro Signore Gesù Cristo e da Lui creato; potrebbe essere formato da un gruppo di stelle locali, tra le quali troviamo il Sole, oppure da tutta la nostra galassia, oppure da un gruppo di galassie, o ancora, da tutte le galassie che abbiamo scoperto fino ad ora.

Ad Abramo è stato mostrato che nel sistema di cieli del nostro Signore, un pianeta esiste sopra ad un altro “finché giungerai vicino a Kolob, la quale… è posta vicino al trono di Dio, per governare tutti quei pianeti che appartengono allo stesso ordine” della nostra terra. (Abrahamo 3: 9).

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C’è anche da dire che coloro che non credono trovano difficile immaginare il lavoro e il potere del Signore su una scala tanto vasta; ai tempi di Sant’Agostino, quattrocento anni dopo Cristo, gli studiosi cristiani hanno dibattuto con vigore sulla possibilità che esistessero delle persone dall’altra parte della terra!

Gli uomini hanno dibattuto sul fatto che esistesse davvero una terra così, praticamente un’altro mondo, e nel caso in cui fosse vero, se fosse abitata da uomini o altro.

Le loro domande e speculazioni riguardanti un altro “mondo” agli antipodi, sono quasi esattamente parallele a quella della nostra scienza per quel che riguarda altri mondi nello spazio; Agostino stesso è arrivato alla conclusione che se ci fosse un posto simile, non potrebbe essere abitato da uomini.

Un problema simile a quello di Agostino si è verificato nel periodo di Copernico e Galileo; a quel tempo la chiesa cristiana aveva accettato la scienza di Aristotele, che insegnava che ci fosse una sola terra, localizzata al centro dell’universo, oltre che nel suo punto più basso e quando Copernico ha proposto la sua nuova teoria sull’ordine dell’universo, secondo la quale il Sole era al centro e la terra nei cieli, si è aperta ancora una volta la porta alle domande riguardanti altri mondi.

Secoli dopo, quando Colombo ed altri esploratori hanno scoperto che esisteva davvero un mondo “nuovo” nel mezzo dell’oceano e che era abitato da persone, i missionari cristiani non hanno perso tempo a cercare di convertirli; una volta che l’uomo ha attraversato “l’impossibile” barriera dell’oceano, il “nuovo mondo” è diventato uno con quello vecchio e il problema è semplicemente sparito.

Il Libro di Mormon getta un fascio di luce sulla relazione tra gli antichi abitanti dell’America ed il Vangelo; il Signore avrebbe potuto mandare degli angeli e delle rivelazioni di verità ai profeti in America, proprio come a quelli in Palestina, e così ha fatto; e anche se Agostino e gli uomini del suo tempo non potevano attraversare gli oceani fino all’America, il Cristo risorto poteva certamente farcela e così ha fatto.

Certo per il Signore visitare altri mondi non è più difficile di quanto lo sia stato visitare i nefiti su quel continente dopo la sua resurrezione.

Parlando di altri mondi, il Signore ha detto a Joseph Smith che “tutti questi sono regni” e che li paragona ad un campo dove lavorano più servitori che ha visitato a turno “e così tutti ricevettero la luce del volto del loro signore… perciò, paragonerò tutti questi regni e i loro abitanti a questa parabola: ogni regno nella sua ora, e nel suo tempo, e nella sua stagione, sì, secondo il decreto che Dio ha emanato” (Dottrina e Alleanze 88: 47, 61).

Esistono gli alieni, come appaiono?

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Oggi molti cristiani, influenzati dagli insegnamenti moderni sull’origine dell’uomo che si sarebbe evoluto da specie minori, hanno abbandonato la dottrina secondo la quale l’uomo era stato creato secondo l’immagine di Dio.

Sin da prima del tempo di Agostino, il Dio vivente dell’apocalisse e delle scritture è stato sostituito dal Dio della filosofia greca, un essere senza un corpo né passioni che sta oltre i limiti del tempo e dello spazio; questi cristiani, così come coloro che non credono in alcuna religione, si aspettano che la possibilità di un processo di evoluzione possa portare su altri mondi delle forme di vita intelligenti, alieni,  diverse dall’uomo, tutti noi abbiamo più o meno familiarità con questi mostri verdi con gli occhi da insetto che riempiono i racconti di fantascienza più popolari.

Queste cose sono interessanti da leggere per coloro che non sanno, ma nessun Santo degli Ultimi Giorni deve essere lasciato nel dubbio; non c’è nulla di più fondamentale nella rivelazione di Dio, che la premessa base che dice che siamo della razza degli dei; siamo della sua specie, Egli ha il nostro stesso aspetto e noi gli somigliamo:

Egli ha due braccia, due gambe e una testa; come disse Gesù “chi ha visto me ha visto il Padre”. È ovvio che i figli e le figlie di Dio appartengano alla sua specie e che quindi gli somiglino; questa è stata una delle verità base scoperta da Joseph Smith dopo la sua visione nel 1820 e di conseguenza anche le persone di altri mondi ci somiglierebbero perché siamo tutti Suoi figli.

Il mondo potrebbe pensare a mostri verdi con gli occhi da insetto; e i film di fantascienza potrebbero affascinare ed ammaliare, ma non si tratta di altro che di finzione! Le persone “là fuori o gli alieni” sono come quelle che ci sono qui perché siamo tutti figli di Dio.

Visitatori dallo spazio

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Una nota finale per questo breve riassunto riguardante una delle cose che il Signore ci ha detto sullo spazio, riguarda la possibilità di ricevere visitatori da altri mondi; tutti coloro che sono interessati alla presenza di esseri intelligenti, degli alieni, su altri mondi si pongono questa domanda abbastanza ovvia: una persona di un’altro mondo potrebbe mai venire qui sulla terra?

Qualunque Santo degli Ultimi Giorni conosce la risposta: certo che potrebbero arrivare qui sulla terra dei visitatori di altri mondi! Lo hanno già fatto per più di seimila anni!

Dio e gli angeli hanno visitato Adamo; Dio Padre e Suo figlio Gesù Cristo hanno visitato la terra e fatto scrivere l’antico e il nuovo testamento, proprio come lo hanno fatto anche gli angeli; il Libro di Mormon mostra un gran numero di visitatori e il Padre ed il Figlio hanno visitato Joseph Smith nel 1820. Sembra che il viaggio tra i mondi sia piuttosto comune!

Nella nostra esistenza temporale potremmo non essere in grado di viaggiare su altri mondi oltre il nostro sistema solare, ma altri esseri appartenenti ad altre fasi della propria esistenza potrebbero non essere altrettanto limitati; il Vangelo è stato insegnato in ogni dispensazione tramite il viaggio nello spazio; è anche vero che questi visitatori non usano dei razzi, loro hanno dei mezzi ben più efficienti.

Quando Moroni è tornato nei cieli dopo una delle sue visite a Joseph Smith, Joseph ha detto: “..vidi, come sembrava, un condotto aprirsi direttamente verso il cielo, ed egli ascese finché scomparve completamente…” (Joseph Smith – Storia 1: 43).

Dio continua a guidare i propri profeti e il suo popolo attraverso le rivelazioni dello Spirito che non è altro che una comunicazione con altri esseri più intelligenti provenienti da altri mondi.

La comunicazione con altri mondi e con gli alieni non è una possibilità futura, ma un fatto attuale! Attraverso questa comunicazione abbiamo imparato molto grazie alla saggezza di questi esseri superiori, informazioni che, se ascoltassimo attentamente, potrebbero risolvere i nostri problemi terreni.

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Che cos’è il Millennio se non semplicemente un periodo dove la civiltà terrestre verrà posta sotto il governo di esseri superiori alieni che vengono da altri mondi e che visiteranno frequentemente la terra per dirigerne gli affari? Infatti, se visto sotto questa prospettiva, il Vangelo diventa grandemente emozionante e sofisticato.

“Cristo e gli altri Santi risorti regneranno sulla terra durante i mille anni, probabilmente non vivranno sulla terra ma la visiteranno quando vorranno o quando sarà necessario per governarla”.

Ma questi esseri che vengono dallo spazio, o da un altro mondo, non saranno alieni, saranno i nostri fratelli che, nella mortalità, son vissuti su questa terra; tutti noi nella Chiesa usiamo le nostre energie nel Vangelo anche a causa del compito datoci dal Signore di informare il mondo di questa futura visita da parte Sua e di altre persone che vengono dallo spazio, o dai cieli.

Ovvio, perciò, che se aiutiamo a preparare il mondo a ricevere questi visitatori, quegli alieni, allora dobbiamo noi stessi sapere qualcosa su questi altri mondi, sulle persone che li abitano, sulla ragione per la quale siamo qui e su ciò che deve ancora succedere in questo mondo; nessuno sulla terra dovrebbe sapere, e parlare, di più riguardo allo spazio esterno, che i Santi degli Ultimi Giorni.

Il fatto che che il mondo abbia volto la propria attenzione verso la Luna è una cosa buona; se i viaggi nello spazio non avessero fatto altro che volgere la mente umana più vicina alle domande che si facevano gli antichi riguardo ad altri mondi ed alla vita che potrebbe esservi, se questo fosse tutto ciò che ne sarebbe venuto, allora l’impronta di Neil Armstrong sulla Luna avrebbe servito una missione incredibilmente significativa.

Articolo scritto da Kent Nielsen, pubblicato su lds.org e tradotto da Cinthia Macaluso