Hollywood e i mormoni. Da dietro le quinte al centro della scena, i mormoni sono una forza formidabile, a Hollywood. I membri della Chiesa hanno una certa solida credibilità, a Hollywood, sia grazie a dei classici come Napoleon Dynamite, che a successi più recenti come la saga di Twilight, Il gioco di Ender, Maze Runner e Austenland, tutti basati su romanzi scritti da autori mormone.

Qui, di seguito, trovate 11 film famosi che non avreste mai immaginato avessero delle connessioni tra Hollywood e i mormoni.

Star Wars (1977)

Hollywood e i mormoni. Alcuni aspetti spirituali di Star Wars, sono stati influenzati dal produttore cinematografico SUG, Gary Kurtz. Nato a Los Angeles, il produttore cinematografico Kurtz è nato il 27 Luglio 1940.

La sua collaborazione con George Lucas e la Lucasfilm è iniziata nel 1973, con il film American Graffiti, che è stato un grande successo al botteghino.

Ha, poi, continuato ad influenzare molti degli aspetti spirituali di Star Wars e il suo sequel, L’Impero colpisce ancora, come produttore. Ha anche prodotto The Dark Crystal e Ritorno ad Oz.

Il capitano Phillips (2013)

Hollywood e i mormoniHollywood e i mormoni. Membro della Chiesa, Mike Perry ha trascorso 45 anni in mare, diventando un marinaio mercantile, nel 1995, dopo il ritiro dalla Marina, come tenente comandante. Era un membro dell’equipaggio, a bordo della nave mercantile Maersk Alabama, quando è stato attaccato al largo delle coste della Somalia, nel 2009.

La storia straziante è stato ritratta sul grande schermo, nel film Captain Phillips, con Tom Hanks. L’attore David Warshofsky recita nel suolo di Perry, nel film.

Perry ha rischiato la vita per soggiogare uno dei pirati ed aiutare a disarmarlo. Quel pirata è stato, infine, utilizzato come merce di scambio, per il capitano della nave Richard Phillips, che era stato catturato insieme ad un altro membro dell’equipaggio, nei primi minuti dell’attacco.

Perry ha detto alla stampa: “Non mi ero mai visto come Chuck Norris o Jackie Chan”, riferendosi alle sue azioni, a bordo della nave. “L’unica cosa che mi ha preparato per questo, è stato il vangelo di Gesù Cristo.”

La lista di Schindler (1993)

Schinlder-HollywoodHollywood e i mormoni. Il ruolo del membro della Chiesa Gerald Molen, produttore capo del film “La lista di Schindler”, gli è valso un Oscar.

Dopo aver iniziato la sua carriera come coordinatore trasporti della Repubblica Studios, nel 1957, Molen ha lavorato lentamente, per far carriera.

Nel 1985 è stato il direttore di produzione per “Il colore viola”, in collaborazione con Steven Spielberg.

Il suo primo ruolo di produttore è arrivato nel 1987, con il film “Batterie non incluse”, e un anno dopo è stato il co-produttore del premio Oscar Rain Man, in cui ha anche fatto un cameo, come custode di Raymond Babbit, il Dr. Bruner.

Uno dei lavori più recenti di Molen è un documentario sul compagno mormone, Timothy Ballard. Quando Molen ha saputo degli sforzi incredibili di Ballard, per salvare i bambini dai trafficanti del sesso, ha capito che doveva catturare la storia, per il grande schermo.

“Vogliamo creare la consapevolezza di questo problema. Sono entusiasta di aiutare, nel modo in cui posso”, dice Molen.

Con le telecamere nascoste, a rotazione, in ogni missione di salvataggio, la troupe di Molen ha catturato dei potenti filmati delle operazioni, che non solo rendono il documentario avvincente, ma costituiscono una prova inconfutabile che porta alla condanna dei trafficanti di bambini.

“Il filmato speriamo diventi una prova per aiutare a perseguire tali criminali”, ha detto il co-produttore e regista Darrin Fletcher.

“Non c’è dubbio che quando il giudice vedrà le prove, andrà avanti con il suo lavoro”

“Abbiamo sentito una mano sulla spalla che ci ha guidato, per tutto il tempo”, ha spiegato Chet Thomas, co-produttore e regista. “C’è una ragione, per questo, al di là del fare un film o una serie televisiva.”

Fievel sbarca in America (1986)

HollywoodHollywood e i mormoni. Don Bluth è forse il più grande nome nei lungometraggi animati da Walt Disney. Infatti, il suo film del 1986, “Una storia americana”, è diventata il più alto incasso di un film animato non prodotto dalla Disney.

“Somewhere Out There”, la canzone tema del film, ha anche vinto due Grammy Awards: canzone dell’anno e miglior canzone scritta appositamente per un lavoro cinematografico o per la televisione.

Bluth ha svolto una missione in Argentina e si è laureato alla BYU. Tra gli altri suoi film ricordiamo “Bianca e Bernie” (1977), “Il drago Pete” (1977), “Il segreto di Nimh” (1982), “The Land Before Time” (1988), e “Anche i cani vanno in paradiso” (1989).

Ovunque nel tempo (1980)

HollywoodHollywood e i mormoni. Il personaggio di Jane Seymour, Elisa McKenna, è basato della carriera e sulla vita reale di un’attrice SUG, Maude Adams, l’attrice più popolare del teatro americano, durante i primi anni del 1900.

Maude Ewing Adams Kiskadden (1 novembre 1872 – 17 luglio 1953), è diventata famosa professionalmente come Maude Adams ed è stata un’attrice statunitense che ha raggiunto il suo più grande successo, come il personaggio di Peter Pan, in primo luogo, nella produzione del 1905 a Broadway, di “Peter Pan o il ragazzo che non voleva crescere”.

La personaggio da lei Adams piacque ad un vasto pubblico e questo l’aiutò ad avere un maggior successo e a diventare l’attrice più pagata dei suoi tempi, con un reddito annuo di oltre un milione di dollari durante il suo picco.

Maude Adams

HollywoodHollywood e i mormoni. Spesso descritta come timida, Adams è stato indicata, da Ethel Barrymore come “l’originale donna ‘voglio stare da sola'”. Era conosciuta, a volte, perché integrava gli stipendi dei colleghi artisti, oltre la propria retribuzione.

Una volta, durante il tour, un proprietario di teatro raddoppiò il prezzo dei biglietti, perché sapeva che il nome di Adams significava dare un “tutto venduto”. Adams fece rimborsare, al proprietario, la differenza, prima di apparire sul palco, quella sera.

Star Trek Beyond (2016)

HollywoodHollywood e i mormoni. Lo sceneggiatore e santo degli ultimi giorni, J.D. Payne, fa parte del team di scrittura per il prossimo film di Star Trek Beyond, il sequel di “Star Trek Into Darkness” (2013).

“Al suo interno, Star Trek è sempre stata pieno di avventura, esplorazione e meraviglia, con un senso ottimistico del futuro e di tutte le sue possibilità.

Si tratta di un parco giochi enorme; siamo così entusiasti di essere immersi in questo lavoro”, ha detto Payne, al giornale LDS Living.

Il nuovo film certamente sarà qualcosa di speciale e bello e i suggerimenti di Payne ci danno qualche indicazione. “Star Trek è unico, in quanto alle prese, spesso, con complessi dilemmi etici e morali.

Ci piacerebbe creare una situazione come quella in cui si potrebbe trovare davvero una persona di qualsiasi genere e far si che essa possa valutare entrambe le posizioni e uscire dalla sala, chiedendosi: ‘Io davvero non lo so cosa avrei fatto.

Tu cosa faresti? Che cosa è giusto fare?’ E portare il pubblico ad impegnarsi davvero.”

Il film verrà rilasciato nel 2016 (l’8 luglio, per l’esattezza), al 50° anniversario dalla trasmissione in TV di Star Trek. Con una risata, Payne dice: “Nessuna pressione, giusto?”

Cocoon (1985)

HollywoodHollywood e i mormoni. Wilford Brimley è nato a Salt Lake City, ma la sua famiglia si è trasferita in California. Nel 1950, la sua famiglia apparteneva al Palo di Santa Monica. Entrò nel mondo dei film nel 1960, come stuntman cowboy.

Raggiunse lo status di stella, nel 1980, con film come “La cosa” (1981), “Hotel New Hampshire” (1984), “The Natural” (1984) e “Cocoon” (1986).

Per un certo periodo, ha lavorato come portavoce commerciale per la società Quaker Oats. Il pubblico SUG potrebbe conoscerlo meglio a Brigham City.

Attualmente, infatti, lo si può vedere in televisione, come portavoce per le forniture delle medicine per diabetici Liberty Medical.

Willow (1988)

HollywoodHollywood e i mormoni. Se vi site mai sentiti intimiditi a causa di limitazioni fisiche o mentali, basta guardare alla vita ispiratrice di Billy Barty, l’attore alto poco più di un metro, probabilmente visto in Willow (o decine di altri film in cui è apparso).

Barty, che è morto nel 2000, è cresciuto credendo in se stesso e negli altri, forse a causa della fede che i suoi genitori avevano in lui.

Egli è notoriamente citato, per la frase: “I miei genitori non mi hanno detto che ero piccolo, quindi non ho mai saputo che ci fosse di meglio. Hanno dovuto firmare per me, per farmi giocare a calcio e basket, ma non hanno mai detto: ‘No, non puoi. Sei troppo piccolo.'”

Barty ha iniziato a recitare alla giovane età di tre anni e ha lasciato il segno nel mondo del cinema, apparendo in film e show televisivi dal 1927 al 2001, l’anno dopo la sua morte. Barty è apparso in oltre 200 film, in 70 anni di carriera, compresi la televisione, la pubblicità, i ruoli teatrali e le apparizioni in nightclub.

Egli è forse il più riconoscibile di tutte le persone piccole.

I dieci comandamenti (1956)

HollywoodHollywood e i mormoni. Ci sono due uomini SUG legati a questo classico film: l’artista Arnold Friberg e l’attore/cantante Jesse Delos Jewkes.

Il direttore Cecil B. DeMille assunse Friberg, dopo che l’editore svedese Herman Stolpe gli mostrò i quadri di Friberg. DeMille fu così impressionato da “Il dito del Signore” (raffigurazione di Friberg del fratello di Jared, che vede con stupore il dito di Dio), che esso diventò l’ispirazione per il costume di Mosè, nella scena del roveto che brucia.

Friberg ha ricevuto una nomination all’Oscar per il suo lavoro sul film. Jewkes, noto per la sua incredibile voce di basso, è stato scelto per eseguire la voce di Dio, nel film.

Jewkes ha cantato nel Coro del Tabernacolo nel 1920 ed è stato solista basso, con il Coro. Si è esibito in radio, in opere liriche, in vaudeville e altre produzioni teatrali, facendo la sua strada verso Hollywood, mentre l’industria cinematografica stava cominciando a sperimentare il sonoro, nei film.

E’ apparso in diversi cortometraggi e ha costantemente costruito una carriera che lo ha portato a lavorare in importanti produzioni, al fianco di leggende come Bing Crosby, Betty Grable, e Red Skelton.

Forrest Gump (1994)

HollywoodHollywood e i mormoni. Nel 1994, nel film campione d’incassi, Forrest Gump, c’è una scena in cui il personaggio di Tom Hanks riceve una medaglia d’onore per il suo servizio in Vietnam.

Nel film, la testa di Tom Hanks è stata sovrapposta, nel metraggio effettivo, a quella di un uomo di nome Sammy L. Davis, che ha ricevuto la medaglia d’onore dal presidente Lyndon B. Johnson.

Conosciuto oggi come “il vero Forrest Gump”, Davis si unì alla Chiesa, alcuni anni fa.

Dove cresce la felce rossa (1974)

HollywoodHollywood e i mormoni. Nato nel 1960 in un ranch, nella piccola città di Cokeville, Wyoming, Stewart Petersen aveva solo 14 anni quando ottenne il suo primo ruolo da protagonista, come Billy Coleman, nel racconto di famiglia “Dove cresce la felce rossa”.

Anche se non aveva mai precedentemente considerato la recitazione, Petersen fu incuriosito quando suo zio, che stava producendo il film, lo spinse a fare un provino per la parte.

Petersen recitò in altri sei film per famiglia, nel corso dei seguenti sette anni, tra cui “Contro un cielo corrotto” (1975) e un ritratto del giovane Joseph Smith in “La Prima Visione” (1976).

Ma alla fine dei suoi anni dell’adolescenza, Petersen si stancò della ribalta. Aveva apprezzato l’esperienza di fare cinema, ma non la notorietà che l’accompagnava, così optò per una vita più normale.

Petersen ha servito una missione nei Paesi Bassi e ha frequentato la scuola, ha giocato a calcio al Ricks College e ha fatto parte della squadra di wrestling della Brigham Young University, dove ha studiato business management.

E’ tornato a Cokeville nel 1989, dove lui e sua moglie Chemene hanno allevato i loro sei figli, nella tranquilla comunità prevalentemente SUG.

Hollywood e i mormoni

Una drammatica storia vera, ha avuto luogo nella città natale di Petersen ed è stata il soggetto per un altro film importante, rilasciato nel mese di giugno: Il miracolo nella scuola di Cokeville.

Il 9 maggio 1986, David e Doris Young presero in ostaggio una scuola elementare, per diverse ore, prima di far esplodere una bomba all’interno di un’aula, dove si trovava ogni insegnante e studente nella scuola.

Sulla scia della follia, Ron Hartley, i cui bambini erano dentro l’aula, dovette combattere lo scetticismo e l’incredulità, mentre ascoltava le testimonianze degli studenti, sul miracoloso intervento divino, durante la crisi.

E’ il film ideale per un’attività di rione o di palo. Non perdete questo bel film, che promuove la fede!