Molte persone usano YouTube per cercare delle prove sulla veridicità del Libro di Mormon.

E va bene. Ci sono un sacco di cose davvero interessanti di cui possiamo parlare: geografia, ebraismi, testimoni, stilometria, linguistica e ogni genere di cose, ma il fatto è che nessuno potrà mai dimostrarvi che Il Libro di Mormon è vero. Ecco perché.

Fede vs Conoscenza perfetta

Nessuno può provare che tutte le scritture siano accurate, e questo vale anche per la Bibbia. Non posso provare che Mosè abbia parlato ad un roveto ardente o che abbia diviso le acque del Mar Rosso, né che Cristo sia risorto.

Allo stesso modo, non posso provare che Ammon, nel Libro di Mormon, abbia predicato ai Lamaniti, o che il fratello di Giared abbia visto Dio, o che Cristo abbia visitato le Americhe.

Essere in grado di dimostrare ogni cosa in modo scientifico e definitivo mina ciò che Dio è in questa vita, ossia la fede.

Mi piace molto questa citazione, tratta da “The God Who Weeps” (ossia, Il Dio che piange) di Terryl e Fiona Givens. È lunga, ma bella.

“La chiamata alla fede è un appello a coinvolgere il cuore, a sintonizzarlo affinché risuoni in sintonia con princìpi e valori e ideali che speriamo devotamente siano veri e che abbiamo motivi ragionevoli per credere che siano veri.

Devono esserci motivi di dubbio oltre che di convinzione, per rendere la scelta veramente una scelta, più deliberata e carica di investimento e vulnerabilità personale.

Una schiacciante maggioranza di prove da entrambe le parti renderebbe la nostra scelta priva di significato, come una pistola carica puntata alla testa. L’opzione di credere deve apparire nel proprio orizzonte personale come il frutto del paradiso, arroccato in modo precario tra una serie di esigenze in tensione dinamica.”

In altre parole, non possiamo dire di avere veramente fede finché non abbiamo motivo di dubitare ma scegliamo comunque di credere.

Notiamo che questa citazione non sostiene di credere ciecamente a qualsiasi cosa. Sostiene la fede in cose per cui abbiamo motivi ragionevoli, ma non certi, di credere che siano vere.

Il confronto crea il clima per la fede 

L’autore Austin Ferrar ha scritto:

“Sebbene discutere non crei convinzione, la mancanza di discussione distrugge la convinzione.Ciò che sembra provato può non essere accolto, ma ciò che nessuno mostra di saper difendere viene presto abbandonato.

L’argomentazione razionale non genera fede, ma mantiene un clima in cui la fede può fiorire.”

C’è un carico enorme di ricerche da parte di studiosi Santi degli Ultimi Giorni che aiutano a creare quel clima, ma alla fine non possono provare che la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sia la chiesa restaurata di Cristo. E questo non dovrebbe allarmare nessuno che abbia fede.

Il Libro di Mormon insegna: “Poiché è necessario che ci sia un’opposizione in tutte le cose.” Questo è qualcosa a cui le persone di fede devono abituarsi.

Ad esempio, se credi nel Libro di Mormon, ci sono sufficienti persone pronte a dirti di non farlo. Se credi nella Bibbia, ci sono molte persone che ti diranno perché non dovresti. E così via.

Trovo scioccante quando le persone di fede si rivolgono a persone di fede diversa e le sfidano a mostrare loro la prova che la loro fede è corretta. Ovviamente qualcuno crede nelle cose giuste e qualcuno in quelle sbagliate, ma pretendere da qualcun altro qualcosa che noi stessi non possiamo fornire è ipocrisia allo stato puro.

L’anziano Neal A. Maxwell che ha scritto:

“È opinione dell’autore che tutte le scritture, compreso Il Libro di Mormon, rimarranno nel regno della fede. La scienza non può provare né smentire le sacre scritture.

Tuttavia, emergeranno prove sufficientemente plausibili per impedire a chi vuole farsi beffa di noi di trovare terreno fertile, ma non abbastanza da rimuovere il requisito della fede. I credenti devono avere pazienza in questo processo.”

Come posso sapere che il Libro di Mormon è vero?

Dio riconosce il bisogno di soddisfare in qualche modo le nostre facoltà logiche. Ma vuole anche che scegliamo Lui perché i nostri cuori e le nostre speranze sono in linea con il Suo piano, non semplicemente perché le prove ci obbligano e costringono a credere.

Questo non sarebbe il tipo di convinzione che richiede Dio. Questo creerebbe droni, non discepoli.

In Matteo 16, Gesù chiese ai suoi discepoli: “…Chi dite che io sia?” Pietro rispose: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. E Gesù disse: “Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.”

Dio vuole che la nostra fiducia in Lui venga da Lui, attraverso la testimonianza dello Spirito Santo.

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Ecco perché la sfida alla fine del Libro di Mormon ci invita a leggere il libro, meditarlo nel nostro cuore e poi “chiedere a Dio, il Padre Eterno, nel nome di Cristo, se queste cose non sono vere, e se lo chiederete con cuore sincero e intento reale, avendo fede in Cristo, Egli ve ne manifesterà la verità mediante il potere dello Spirito Santo”, che è la stessa fonte che testimoniò a Pietro che Gesù era il Cristo.

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