I miti sul Libro di Mormon. I membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (spesso chiamati erroneamente mormoni dagli amici delle altre fedi) venerano il Libro di Mormon come un volume di Sacra Scrittura che è paragonabile alla Sacra Bibbia.

Il contenuto del libro sostanzialmente gira intorno al fatto che esso è davvero un altro testamento di Gesù Cristo.

I Santi degli Ultimi Giorni testimoniano che la Bibbia e il Libro di Mormon sono entrambi la parola di Dio; il Libro di Mormon non è destinato a sostituire gli insegnamenti sacri che si trovano nella Bibbia, ma piuttosto gli insegnamenti contenuti nel Libro di Mormon aiutano ad arricchire la comprensione dello studente appassionato delle Scritture.

Tuttavia, esistono ancora molti miti sul Libro di Mormon. Nel suo articolo del 12 Novembre 2014, sul sito LDSLiving.com, intitolato “Confutare cinque miti sul Libro di Mormon”, Danielle Beckstrom analizza con attenzione le idee sbagliate comuni, circa il Libro di Mormon.

Confutare i miti sul Libro di Mormon

Scritture SUGCi sono persone di altre fedi che pensano che i mormoni non credano nella Bibbia, perché essi includono il Libro di Mormon nelle Scritture che utilizzano. Tuttavia, l’8° articolo di fede della Chiesa di Gesù Cristo, insegna:

“Noi crediamo che la Bibbia è la Parola di Dio, per quanto è tradotta correttamente; crediamo che anche il Libro di Mormon è la parola di Dio”.

Beckstrom sottolinea nell’articolo che i mormoni “non hanno solo il Libro di Mormon, ma c’è anche il libro di Dottrina e Alleanze (un libro di rivelazioni fatte al profeta Joseph Smith e ad altri profeti), le parole moderne dei Profeti di oggi e la Perla di Gran Prezzo (entrambe le selezioni comprendono dottrine antiche e moderne, molto importanti e uniche per la nostra fede).

“Anche se i mormoni usano altre Scritture sacre come parte della fondazione delle loro credenze dottrinali, hanno ancora una venerazione profonda e costante per la Sacra Bibbia e vi fanno spesso dei riferimenti, nei loro insegnamenti, così come effettuano anche su quel libro, il loro studio personale.

Anche Beckstrom sottolinea che le Scritture supplementari che vengono utilizzate, servono per sostenere, migliorare e, in molti casi, “Chiarire dottrine ambigue che si trovano nella Bibbia.”

Lei risponde sinteticamente alla domanda che riguarda l’esistenza o meno di una propria traduzione della Bibbia, da parte dei mormoni:

Mentre siamo pienamente convinti che la rivelazione divina della Bibbia contenga la parola di Dio, capiamo anche che è stata registrata e, poi, tradotta da uomini che sbagliano. Come risultato, il profeta Joseph Smith ha fornito le traduzioni più accurate dei versi chiave e dei capitoli della Bibbia.

Così, anche se i mormoni usano la versione di Re Giacomo della Bibbia, nelle note e nelle appendici c’è la traduzione fornita da Joseph Smith.

Miti sul Libro di Mormon. Un altro mito sul Libro di Mormon è che il libro sia stato scritto da Joseph Smith o da Mormon. Tuttavia, uno studio attento del volume rivela che esso non fu scritto da un solo uomo.

Il libro contiene, in realtà, i racconti di quattro registrazioni separate che sono state scritte dai profeti di Dio, che hanno vissuto da circa il 2200 a.C. al 450 d.C. e uno di quegli antichi profeti, Mormon, ha compilato la maggior parte degli scritti, e Suo figlio, Moroni, ha completato il lavoro. Joseph Smith, in seguito, fu chiamato da Dio per tradurre le antiche scritture.

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Se la gente credesse al mito che riguarda la paternità del Libro di Mormon, allora sarebbe incline a credere che i mormoni adorano Joseph Smith o Mormon. I mormoni, però, non adorano un uomo qualunque.

Il nome ufficiale della Chiesa – la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni – è una testimonianza al mondo di Colui che i Santi degli Ultimi Giorni adorano e a cui rendono il culto, ovvero il Signore Gesù Cristo, perché questa è la sua Chiesa e non la chiesa di un qualunque uomo.

Il Salvatore stesso ammoniva i discepoli riguardo a questo argomento, come riportato nel Libro di Mormon, in 3Nefi 27:7-8:

Perciò qualunque cosa farete, la farete in nome mio; chiamerete la chiesa con il mio nome e invocherete il Padre nel mio nome, affinchè voglia benedire la chiesa per amor mio. E come può essere la mia chiesa, salvo che sia chiamata col mio nome?

Poiché se una chiesa è chiamata col nome di Mosè, allora è la chiesa di Mosè, o se è chiamata col nome di un uomo, allora è la chiesa di un uomo; ma se è chiamata con il mio nome, allora è la mia chiesa, se accadrà che essi siano edificati sul mio Vangelo.

Il nome completo del libro di scrittura – Il Libro di Mormon: un altro testamento di Gesù Cristo – testimonia anche il fatto che i Santi degli Ultimi Giorni adorano Dio, il Padre Eterno e Suo Figlio, Gesù Cristo.

C’è anche chi pretende di dire che il linguaggio del Libro di Mormon è storicamente impreciso. Nel suo articolo “Confutare cinque miti del Libro di Mormon”, la Beckstrom condivide quello che ha imparato, riguardo il linguaggio del Libro di Mormon:

Joseph Smith in preghieraIl simbolismo, la struttura delle frasi e il linguaggio del Libro di Mormon è ben lontano dallo stile di scrittura del 19° secolo, in America.

Infatti, un professore di studi islamici e arabi della BYU, Daniel C. Peterson, afferma che “una rigorosa analisi statistica indica fortemente che né Joseph, né alcuno dei suoi collaboratori noti, ha composto il testo inglese del Libro di Mormon.

In realtà, la ricerca suggerisce che il libro era diviso in numerosi scritti di diversi autori” (“La prova di montaggio del Libro di Mormon “).

Il fatto che molti dei nomi o parole del Libro di Mormon è diverso da quelli trovati nei racconti biblici, in realtà migliora l’accuratezza storica del Libro di Mormon.

Questo perché molti dei racconti presi dal Libro di Mormon sono stati scritti in un momento e in un luogo lontano, da quelli della Bibbia. Inoltre, l’evidenza storica che sostiene la precisione di questi nomi esiste ancora.

Ad esempio, i nomi di Saria e Nefi hanno trovato riscontro in antichi documenti ebraici, risalenti al tempo e al luogo in cui queste figure del libro di Mormon hanno vissuto.

Il profeta Mormon, nel Libro di Mormon, ha scritto, nei versetti 9:32-34, del capitolo che porta il suo nome:

Ed ora, ecco, abbiamo scritto questa storia secondo le nostre conoscenze, nei caratteri che tra noi sono chiamati egiziano riformato, che ci sono stati tramandati e che abbiamo alterato secondo il nostro modo di parlare.

E se le nostre tavole fossero state abbastanza grandi, avremmo scritto in ebraico, ma l’ebraico è stato pure alterato da noi; e se avessimo potuto scrivere in ebraico, ecco, non avreste avuto nessuna imperfezione nella nostra storia.

Ma il Signore conosce le cose che abbiamo scritto, e anche che nessun altro popolo conosce la nostra lingua; e per il fatto che nessun altro popolo conosce la nostra lingua, egli ha preparato dunque i mezzi per interpretarla.

Miti sul Libro di Mormon. Un altro mito che circonda il Libro di Mormon è che il DNA dei nativi americani prova che il Libro di Mormon non può essere vero.

Numerosi studiosi sostengono la teoria della migrazione, che implica fondamentalmente che i nativi americani avevano migrato tramite il ponte di terra che collega la Siberia e l’Alaska.

Questa teoria, proclamano, smentisce il Libro di Mormon riguardo al fatto che alcuni antenati nativi americani abbiano attraversato l’Atlantico, per raggiungere l’America.

Beckstrom conclude il suo articolo, con forza, affermando:

Il Libro di Mormon non contraddice la teoria della migrazione tramite il ponte di terra. Il Libro di Mormon non sostiene che essi fossero l’unico popolo delle Americhe e neanche che fossero gli abitanti predominanti dell’America.

Infatti, indizi testuali suggeriscono la presenza di altri gruppi (“Libro di Mormon e studi sul DNA”). Il Libro di Mormon ci riporta il racconto di un solo gruppo tra i tanti della storia, che è emigrato verso il continente americano.

Anche se ci continuano ad essere molti miti sul Libro di Mormon, esso continua a presentarsi come una segno, nel mondo, e come proclama di quello che è il suo nome: un altro testamento di Gesù Cristo.