Il piano di Dio. Per un sacco di tempo mi sono chiesta se stavo rovinando il piano che Dio ha per me. Mi sono massacrata per poter fare la scelta giusta: il classico dilemma di quelli come me, che si trovano in quella fase della vita, in cui ci sono tante decisioni importanti da prendere.

Per adesso rifletto spesso sul come muovermi per la mia carriera, ma prima di questa decisione c’è stato il dove andare all’università, con chi uscire, dove vivere, come svolgere la mia chiamata, e così via.

Mi sono chiesta ripetutamente se sono in grado di raggiungere il mio potenziale.

A volte ci piace pensare che Dio ha qualche sorta di grande piano con il quale mi valuta, e che se faccio almeno un passo nella direzione sbagliata allora avrò perso la mia possibilità di salvezza per sempre, o come minimo sarò destinata ad andare in giro con il sentimento pressante di deludere Dio costantemente.

Ma sapete cosa vi dico? Ho esaminato questa mentalità, e mi sono resa conto che ho bisogno di rivalutare il concetto del “piano di Dio per me”.

Mi sto rendendo conto che Dio non è un dittatore divino, che esige un adeguamento perfetto ad un piano precostruito per le nostre vite, ma più un creatore della vita che vogliamo vivere, con la nostra collaborazione.

Mi sto rendendo conto che il Suo piano per me non è un campo minato, ma più un viaggio alla scoperta di me stessa e di Lui.

Che cosa non è il piano di Dio: le mie aspettative di come “dovrebbe” essere la mia vita.

Ci sono un sacco di “dovresti” nella mia mente. Dicono cose come: “Dovresti essere sposata. Dovresti essere migliorata negli appuntamenti col sesso opposto, a quest’ora.

Dovresti sapere che cosa vuoi fare da grande.

Dovresti avere un budget di 5 anni,  un fondo pensionistico, e un piano passo passo perfetto per ottenere la tua carriera da sogno- a partire da ieri. Perché se non ce l’hai, sei un fallimento.”

La voce di Dio, come immaginate, non è d’accordo.

Che cos’è il piano di Dio: un felice viaggio di scoperta, che inizia dove mi trovo.

Attraverso diverse impressioni spirituali, Dio continua a dirmi che questo periodo della mia vita è un periodo di scoperta, di felice scoperta.

Un’impressione che ho sentito recentemente mentre mi arrovellavo sul trovare la “carriera perfetta” è questa: “Ariel, non m’interessa che cosa fai per pagare le bollette. Divertiti! Esplora. Fai quello che vuoi. Continua pure a scrivere, e insieme faremo grandi cose”.

Beh, ok, va bene.

Sinceramente risposte del genere le metto in dubbio, chiedendomi in realtà se è un test per vedere se faccio la scelta giusta e ottengo la Sua approvazione, o se faccio la scelta sbagliata e lo deludo.

Mi stresso ed esito nell’agire perché sono preoccupata di fare la scelta “sbagliata”.

Una risposta così in realtà significa di avanzare con decisione, che se agisco secondo i miei desideri retti, consigliandomi con Dio nel frattempo, allora sto seguendo il Suo piano per me. Dio capisce dove mi trovo.

Egli è paziente con i miei progressi, e ogni sforzo sincero conta per Lui. Se a Lui il mio processo di apprendimento va bene, allora dovrebbe andar bene anche per me.

Che cosa non è il piano di Dio: il volere di Dio forzato su di me.

Spesso ho combattuto contro il timore che se mi fossi impegnata a fare tutto ciò ch’Egli chiedeva, allora Egli mi avrebbe forzato a fare qualcosa che non volevo fare.

Avevo detto a Dio che non volevo andare in missione. No, è troppo difficile, e non mi puoi costringere.

E comunque avevo un piano, e consisteva nel finire la scuola e coinvolgeva un certo giovane uomo che ero sicura avrebbe fatto parte del mio futuro.

Sono sicura che potete intuire cosa è successo.

Che cosa è il piano di Dio: un invito a riconciliare il mio volere con il Suo, e imparare ad affidarsi a Lui.

È curioso: anche con la più chiara delle impressioni che io abbia mai ricevuto, come quando ho sentito che dovevo andare in missione, Dio mi ha sempre fatto capire altrettanto chiaramente che stava a me scegliere di obbedire o meno.

Egli conosce i desideri più profondi del mio cuore e desidera ch’io torni da Lui, e perciò nel cercare la Sua guida, Egli mi mostra come ottenere questi miei desideri.

Egli cerca sempre di darmi ciò che voglio per davvero; ma resta sempre e comunque una mia decisione.

Dovevo prendere una decisione, ed ero terrorizzata. Il mio futuro sembrava così chiaro prima, ma con la prospettiva di una missione, è cambiato nel giro di una notte.

Mi sono sentita molto meno sicura di come avrei realizzato i miei desideri, ma sapevo che questo era un invito a imparare ad affidarmi a Lui, con la certezza che Lui sapeva che cosa volevo meglio di me, e che questo percorso sarebbe stato il modo per ottenere quei desideri. Perciò scelsi di servire.

Perciò eccomi qui, parecchi anni dopo la mia missione.

Mi sono poi laureata dopo essere tornata a casa, ma quel giovane uomo si è sposato con qualcun’altra, e io devo ancora vedere la realizzazione di alcuni dei miei desideri.

Affidarmi a Dio è qualcosa che sto praticando ogni giorno.

Non aver realizzato i miei desideri mi ha spronato a volgermi a Dio e a cercarLo, e non posso fare a meno di chiedermi se era proprio questo lo scopo – sfruttare questo periodo della mia vita per imparare a conoscerLo e imparare i modi in cui lavora con me.

Che cosa non è il piano di Dio: un solo modo rigido e perfetto per vivere la mia vita “correttamente”, con tutte le mie scelte e tutti i miei sbagli predeterminati da Dio

Dio non sceglie per noi. Egli non vuole che facciamo degli errori specifici. Il Suo volere è che noi abbiamo l’opportunità di scegliere da noi:

Pertanto il Signore Iddio concesse all’uomo di agire da sé. Pertanto l’uomo non avrebbe potuto agire da sé, a meno che non fosse attirato o dall’uno o dall’altro (2 Nefi 2:16).

Il Suo volere è che noi abbiamo un luogo sicuro per imparare per conto nostro, così che queste lezioni possano passare dalle nostre teste ai nostri cuori. Egli non mi fa fare degli errori, ma c’è spazio anche per gli errori grazie all’Espiazione di Gesù Cristo.

Che cos’è il piano di Dio: Gesù Cristo è la Via

Spesso ci chiediamo dove dobbiamo andare nelle nostre vite. Beh, indovinate un po’? Gesù Cristo è la Via, l’unica Via per diventare come nostro Padre e ritornare a vivere con Lui.

Tommaso gli disse: «Signore, noi non sappiamo dove vai; come dunque possiamo conoscere la via?» Gesú gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. (Giovanni 14:5-6)

Seguire Gesù attraverso il processo di esercitare fede in Lui, pentirsi, stringere e mantenere alleanze, e ricevere il dono dello Spirito Santo è la via per tornare al Padre. Finché seguo questo processo, io sto seguendo il piano di Dio per me.

Un giorno, poco fa, mi sentivo particolarmente scoraggiata sulla mia apparente incapacità di raggiungere i miei obiettivi e le mie aspettative.

Da una parte della lavagna nella mia stanza ho scritto tutte le mie aspettative. Poi ho tirato una linea, e dall’altra parte ho scritto che cosa sentivo che Dio avrebbe detto a riguardo per ognuna di queste aspettative che avevo.

Alla fine il risultato è stato questo: il piano è che io impari, che io cambi. E ci sono un sacco di buoni modi per farlo.

Il mio battesimo è stato un impegno a continuare ad imparare e a continuare a volgermi a Cristo.

Non è un impegno ad essere perfetti (che riusciremmo a mantenere non appena facciamo il nostro primo errore); è un impegno a continuare a provare.

Se continuo a volgermi a Cristo dopo essermi allontanata, se m’impegno a continuare ad imparare, continuare a provare, e riposare quando ne ho bisogno, allora sto seguendo il Suo piano per me.

Questo articolo è stato scritto da Ariel Szuch, pubblicato su lds.org ed è stato tradotto da Stefano Nicotra.