Le verita nascote della setta mormone. Mentre stavo studiando per la mia specialistica a Princeton dal 1990 al 1995, lavoravo temporaneamente come segretario nel periodo estivo per varie grandi imprese locali, e mi sono trovato a parlare di religione con una delle mie colleghe in una di queste situazioni.

Lei era battista, ed aveva delle opinioni radicate in lei riguardo alla mia religione; per essere più precisi, lei chiamava il mormonismo una setta. Più cercavo di convincerla a parole, più lei insisteva e scavava a fondo.

Le chiesi le ragioni per cui la pensava così, per poi suggerire che che un sacco di altre religioni da lei considerate vere religioni e non sette avevano dei tratti simili: per esempio, il punto da lei sostenuto che i mormoni non credevano che la grazia è più importante delle opere, a me è sembrato molto simile al cattolicesimo.

Ero molto suscettibile al sentir chiamare i mormoni una setta a quei tempi ma ora (25 anni dopo), ho iniziato a chiedermi se non sarebbe utile per noi mormoni capire perché così tante persone credono che il mormonismo sia una setta.

Sono queste ragioni vere, e sono essere cose che adottiamo? Sono magari cose che vogliamo cambiare? O sono false, e perciò dobbiamo correggere le persone a riguardo? Esiste davvero una setta mormone?

La famigerata setta mormone

  1. Un leader carismatico
  2. Rifiuto degli insegnamenti cristiani fondamentali (Trinità, realtà di Cristo, la seconda venuta)
  3. Programmi di indottrinamento/ lavaggio del cervello sistematici
  4. Abuso psicologico/intimidazione
  5. Prospettiva di un suicidio di massa/giorno del giudizio universale
  6. Controllo prepotente del cervello
  7. Organizzazione
  8. Proselitismo aggressivo
  9. Punizioni e umiliazioni sociali
  10. Limitazione delle informazioni ai soli membri, o palese inganno

Joseph Smith

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Joseph Smith

La setta mormone possiede un leader carismatico. Joseph Smith è stato certamente uno di esso.

Il fatto che il mormonismo come religione sopravvisse all’assassinio di Smith nel 1844 e da allora ha continuato a crescere sembra indicare che il mormonismo non sia stato semplicemente determinato dalla sua personalità; tuttavia, quando ero bambino, si parlava molto di più di Joseph Smith che di quanto si parlava di Gesù Cristo.

Penso che questo sia stato un qualcosa che è cambiato drammaticamente nella Chiesa da allora, e per buone ragioni.

Potrebbe anche esserci di aiuto riflettere un attimo sul modo in cui parliamo dei nostri dirigenti attuali: li vediamo come uomini con difetti?

O tendiamo ad elevarli come persone più che come esseri mortali? Ci rifiutiamo di vedere Joseph Smith come un uomo con dei difetti? Il cambiare alcune parole potrebbe rendere più chiaro che noi adoriamo Cristo come il figlio di Dio, e non i nostri profeti?

Quando Mitt Romney era candidato per la presidenza, Mike Huckabee sollevò un’enorme polverone riguardo alcune dottrine Mormoni che andavano un po’ oltre, per quanto riguarda gli altri cristiani più integralisti, inclusa l’idea che Cristo e Satana erano fratelli e che i mormoni non credevano nella trinità.

Ci sono un buon numero di dottrine mormoni che sono variazioni delle classiche dottrine cristiane, come la resurrezione universale, l’enfasi sulle opere più che solamente sulla grazia, e la dottrina che l’uomo può diventare un dio.

Da una parte, il mormonismo è chiaramente una religione cristiana, dato che crediamo che Cristo è il figlio letterale di Dio, e che usiamo la Bibbia come scrittura sacra (anche se crediamo che il Libro di Mormon sia una traduzione più pura della parola di Cristo).

Dall’altra parte, i Mormoni hanno delle vedute particolarmente diverse sulla cristianità, rispetto al comune, e queste vedute sono state enfatizzate maggiormente in alcune ere della storia della nostra chiesa, rispetto ad altre. Queste vedute ci rendono un culto?

Il Libro di Mormon ci rende un culto? Io non credo, però posso capire perché gli altri cristiani ci vedano in questo modo. Non voglio abbandonare il Libro di Mormon, ma penso che possiamo lavorare sul spiegare quanto apprezziamo la Bibbia e che crediamo ancora nella trinità e in quasi tutte le altre dottrine cristiane, ma che la vediamo in un modo leggermente diverso.

Per quanto riguarda Cristo e Satana, noi crediamo che ognuno è un figlio di Dio, anche Satana e i suoi seguaci; gli altri cristiani credono la stessa cosa, no?

Lavaggio del Cervello

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La setta mormone fa lavaggio del cervello e indottrinamento? Personalmente, mi viene da farmi piccolo quando sento parlare di un certo tipo di campus per giovani che alcuni pali nella chiesa mormoni promuovono o addirittura sponsorizzano. Le nostre rievocazioni del trek, e anche i campi EFY, a volte potrebbero avere questo genere di spirito.

Poi, ogni volta che a qualcuno viene negato del cibo per promuovere un’esperienza spirituale, mi viene male.

Il digiuno è qualcosa che noi da setta mormoni crediamo essere un modo importante per comprendere la povertà e per avvicinarsi a Dio; nonostante ciò, combinarlo con una esperienza da più giorni che include duro lavoro e la pressione di portare la propria testimonianza alla fine, a me comincia a sembrare un pò stile lavaggio del cervello.

Neanche le persone che mi dicono che “funziona” non aiutano; lo so che i genitori mormoni vogliono mantenere i loro figli nella chiesa, e vedono l’influenza del mondo come negativa, e perciò vedono queste esperienze come il modo per controbilanciare il tempo che gli adolescenti spendono a scuola e o con gli amici, ma riflettiamo attentamente sui metodi che usiamo.

Noi vogliamo esperienze autentiche, nella spiritualità, non esperienze forzate o manipolate; perciò quelle che sembrano tali sono ovviamente fuori.

È mai stata usata l’intimidazione o l’abuso psicologico, nel mormonismo? è facile dire che non succede mai, o almeno non ad un livello istituzionale: la chiesa non manda persone in giro per le case delle persone per “metterle in riga”; non minacciamo gli altri membri per indurli a pagare la decima; certamente non gli imponiamo di votare in un certo modo; non gli urliamo o gridiamo addosso nelle riunioni in chiesa per spingerli ad abbandonare le sigarette o l’alcol. Ma..

Ho sentito persone parlare di sfruttare la pressione di un gruppo positivo per indurre i giovani a fare le scelte “giuste” per quanto riguarda la parola di saggezza e per rimanere casti prima del matrimonio.

Questa è intimidazione? Quando i nostri giovani vanno dietro porte chiuse per avere le interviste con il vescovo regolarmente, è questo un momento per discutere la spiritualità in modo amorevole o potrebbe essere visto in un altro modo?

Sono sicuro che tutti vorrebbero avere questo tipo di atteggiamento, ma dovremmo essere consapevoli di come alcune pratiche potrebbero essere percepite e di quanta pressione stiamo mettendo sugli altri.

Noi vogliamo che le persone scelgano il giusto liberamente, non perché era più facile fare ciò gli è stato detto di fare, anziché pensare a ciò che volevano davvero.

La nostra dottrina sul piano di Satana come l’alternativa del dono di Cristo del libero arbitrio a tutti noi, così che potevamo fare errori e pentirci anzichè essere forzati a fare ciò che è giusto così che ci saremmo potuti ritrovare tutti in paradiso, è chiaro.

Perciò, assicuriamoci di seguire il piano di Cristo in tutto ciò che facciamo.

L’aspettativa di un suicidio di massa o di un giorno del giudizio universale potrebbe sembrare qualcosa che possiamo tranquillamente lasciar perdere come qualcosa che non fa parte del mormonismo; io l’ho fatto, fino a che un mio amico non mormone mi disse come si sentiva a disagio con il mio atteggiamento, per quanto riguarda l’accumulo delle scorte.

Lui sentiva che l’unica ragione per cui accumulavo così tanto cibo era perché mi aspettavo un qualche genere di evento apocalittico nel futuro.

Ora, la chiesa mormone ha fatto tanti sforzi per assicurare le persone che questo motivo non è l’unico, nè il più comune, per fare scorte ma viene usato per, appunto, fare scorta quando le cose costano poco e per pianificare il cibo, cose che possono aiutare con il budget.

Fare scorte può essere usato come una sorta di piano di risparmio per quando accadono eventi inaspettati, come la perdita del lavoro; inoltre, la preparazione alle emergenze va oltre alle scorte, con kit da settantadue ore per casi di diluvio, incendi, od ogni caso di emergenza, inclusi gli attacchi terroristici.

Significa anche essere consapevoli di chi chiamare e cosa fare, avere un piano di dove incontrarsi, e così via. Queste sono tutte buone cose, cose che il governo sa che i mormoni sanno fare bene; ma portali troppo in là, come alcuni di noi fanno, e cominceremo a sembrare come quelli che si preparano per l’apocalisse.

L’Armagedom fa parte delle nostre scritture, ma penso che quando parliamo di come superarlo, non dovremmo parlarne in modo allegro o superficiale.

La Conferenza Generale

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I mormoni hanno una conferenza generale semi annuale in cui i dodici Apostoli e la Prima Presidenza parlano ai membri del mondo, insieme ad altre figure autorevoli nella gerarchia della chiesa.

A molti della setta mormone piace il fine settimana con la conferenza: tutte le altre riunioni della chiesa sono cancellati, e quasi tutti noi possono restare a casa in pigiama ad ascoltare ai dirigenti della chiesa mentre ci danno consigli e aiuto, e che a volte ci offrono conforto; ma a coloro fuori dalla chiesa può sembrare come se ci facessimo “programmare” e che ci venga detto che cosa fare, anziché essere incoraggiati ad usare le nostre menti per riflettere sulle cose (come avviene in realtà).

Temo che quando perpetuiamo l’idea che il profeta non ci direbbe mai di fare la cosa sbagliata, o anche che quando lo fa (per esempio) Dio ci benedirà comunque per la nostra obbedienza, ci spingiamo troppo dalla parte dell’obbedienza e facciamo sembrare i mormoni come dei robot, più che come pensatori liberi; semplicemente considerate questo fatto quando parlate della chiesa.

Una delle cose che amo di più della setta mormone è la comunità che creiamo: per esempio, mi piacciono un sacco gli insegnanti familiari e in visita; mi piace che il quorum degli anziani o il gruppo di sommi sacerdoti aiutano i membri a traslocare dal rione o nel rione; mi piace che la società di soccorso porti dei pasti alle donne che hanno avuto un bambino e alle famiglie bisognose per ogni ragione.

Ma questi servizi che forniamo agli altri membri del nostro rione possono sembrare quelli di un culto a coloro che non fanno parte del rione, e forse per ragioni che non comprendiamo.

Creare una comunità che fiorisce indipendentemente dalla comunità civica può sembrare strano a coloro che non ne fanno parte, può infatti far pensare che essi sono stati esclusi e che noi non aiutiamo il nostro prossimo non mormone, o ci può far sembrare isolati dal resto del mondo.

Penso che il separarci da comportamenti che non approviamo è un conto, mentre vivere così tanto nelle nostre comunità fino a farci sembrare degli alieni ai non mormoni è un altro.

Proselitismo

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La setta mormone fa proselitismo aggressivo? Sono abbastanza sicuro che non minacciamo fisicamente le persone se non entrano a far parte della setta mormone, ma il modo in cui parliamo di lavoro missionario può sembrare un po’ eccessivo, a volte.

Per esempio, ci si aspetta che tutti i giovani uomini mormoni servano una missione di due anni; mentre noi non ostracizziamo tutti coloro che non servono una missione, ci sono degli stigma sul non servire o sul tornare a casa prima.

Penso che a volte ci immaginiamo ch’essi siano una buona cosa perché incoraggiano i giovani uomini a servire quando a volte non lo avrebbero fatto, ma non penso che ciò sia vero.

E il “ogni membro un missionario” significa che i nostri sforzi di proselitismo non sono confinati solamente ai missionari.

Un conto è offrirsi di spiegare le cose, e un altro è quello di rendere ogni contatto con un non membro in un offrirgli di entrare a far parte della chiesa.

E il contare i battesimi per dimostrare qualcosa? Per me, questo è sempre sbagliato.

Quando ero adolescente, ho sentito parlare di come gli Amish rigettano coloro che abbandonano il gregge, e ho pensato che era orribile; ovviamente noi mormoni non facciamo nulla del genere… eccetto che lo facciamo. Non è formale, ma succede.

Quando la gente cerca di abbandonare la chiesa mormone, spesso gli rendiamo la vita difficile: per esempio, continuammo a mandare insegnanti in visita o familiari, in un tentativo di mostrare amore (o almeno così pensiamo).

Questo può in realtà sembrare un modo di tenere sotto osservazione persone che non vogliono più stare con noi, e può far sembrare che ci rifiutiamo di lasciar andare le persone, proprio come un culto.

E quando ai membri della setta mormone viene negata la raccomandazione del tempio perché non sono in linea con la parola di saggezza o perché dissentono dai dirigenti della Chiesa, può sembrare a loro come se stessimo usando le raccomandazioni del tempio come un modo per forzare le persone a fare ciò che dicono i dirigenti di fare.

Noi non tratteniamo le case delle persone o utilizziamo altri mezzi finanziari, ma gli impediamo di andare al matrimonio dei figli se non rispettano le regole.

Anche l’ondata di scomuniche avvenute negli ultimi due anni è un altro modo di mettere a tacere persone che potrebbero essere in disaccordo. è questo ciò che vogliamo o intendiamo di fare? (ovviamente no)

Certamente una chiesa ha il diritto di decidere chi è membro e chi non lo è, ma penso che potremmo stare più attenti nel modo in cui spieghiamo che la scomunica non è fatta per essere un’umiliazione pubblica, e poi lavorare più duramente nel mostrare amore a coloro che lasciano la chiesa, senza shakerarli per farli ritornare.

Controllare le Informazioni

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La setta mormone nascondi informazioni. Per quanto riguarda il controllare le informazioni che i membri ricevono, penso che ci sia del lavoro da fare anche su questo fronte.

La setta mormone ha fatto un buon lavoro negli ultimi anni nel pubblicare dei saggi su vari temi famosi per causare problemi, come Joseph Smith e la poligamia, o i neri e il sacerdozio, o la posizione della chiesa sull’omosessualità; ma penso che l’organizzazione della chiesa deve impegnarsi di più nel chiarificare che questi saggi sono ufficiali e nel disseminare queste informazioni ai dirigenti locali, dove il tutto sembra ancora un po’ confuso.

Dovremmo essere aperti riguardo ai fatti della nostra storia; ciò non significa che dobbiamo essere d’accordo con la peggior interpretazione dei fatti, ma nascondere i fatti perché pensiamo che i membri non sono “pronti” per questi ultimi, puzza di manipolazione, e francamente anche di cultismo.

Io non penso che il mormonismo sia una setta: infatti, anche in quei giorni in cui ero un ateo convinto, ho continuato a mandare i miei figli in chiesa perché credevo che il mormonismo insegnasse un sacco di buone etiche e che è una buona comunità in cui essere coinvolti.

Ma, da persona che si sta spostando verso la piena fede in Dio e nel mormonismo, vorrei essere in grado di parlare riguardo alla mia chiesa ai miei molti amici non membri in una maniera libera da vocabolario cultista; voglio essere in grado di negare nel modo più assoluto che il mormonismo abbia la benché minima traccia di cultismo nelle sue pratiche o nel suo credo, e penso che come gruppo possiamo fare di meglio in questo sforzo.

Qui, io dichiaro solennemente che farò la mia parte.