Con molte più pecore che persone, una manciata di villette, diverse cascine ed una sola stazione dei treni, Oxenholme in Inghilterra, sembra uno strano luogo dove vivere per due missionari Mormoni durante l’estate e l’inizio dell’autunno del 1978.

Ancora più strani furono gli avvenimenti inspiegabili a cui questi missionari assistettero mentre vivevano nella dependance della Oxenholme House.

Una Casa Stregata

In quanto ultima fermata prima di Kendal e del Lake District, Oxenholme è riuscita a restare una piccola comunità isolata di campi verdi attraversati da piccole staccionate di pietra.

Nonostante l’apparenza tranquilla, però, Oxenholme ha una storia sorprendentemente cruda e violenta.

“Parlando con i membri del piccolo ramo, si capiva che questa era un’area con una tradizione di storie sui fantasmi” racconta Ron Beckstrom, uno dei missionari che visse nella Oxenholme House nel 1978.

“C’erano diverse rovine in quella città che risalivano ai tempi dei Romani. C’era una collina appena fuori città che si raccontava contenesse rovine Romane o Druide, ma gli archeologi non sanno per certo di cosa si tratti.”

Costruita nel 1890, lo stesso anno in cui tre uomini furono uccisi alla stazione dei treni appena sotto la proprietà, la Oxenholme House è situata a circa tre chilometri dalla città più vicina, Kendal.

“Già la casa di per sé era un po’ inquietante perché se ne stava lì sulla collina ad osservare la città e la stazione,” racconta Beckstrom. “Era del tutto isolata. Io venivo dalla città di Liverpool dove vivevano diversi milioni di persone, quindi quella quiete per me era un po’ strana.”

Ma la calma quasi sovrannaturale non era l’unica parte insolita nell’arrivo di Anziano Beckstrom ad Oxenholme. “Avevano trasferito due nuovi missionari nell’area, il che è insolito.

Normalmente un missionario che conosce l’area viene lasciato in modo che possa aiutare il nuovo missionario a conoscere i membri e i simpatizzanti.” ricorda Beckstrom.

In qualsiasi caso, Anziano Beckstrom ed il suo collega Anziano Taylor erano davvero entusiasti per la nuova avventura e si dimenticarono velocemente della curiosa sistemazione.

Un Ospite Non Gradito

Neanche un mese dopo essersi trasferiti ad Oxenholme, gli anziani cominciarono ad avvertire rumori molesti e ad assistere ad eventi sovrannaturali.

Iniziò tutto con piccoli oggetti che si spostavano in modo bizzarro nell’appartamento mentre i missionari erano fuori a lavorare durante il giorno: scarpe sopra i letti, sedie inspiegabilmente appoggiate sui tavoli o sui materassi e bottiglie di latte appoggiate l’una sull’altra a formare una piramide sul bancone della cucina.

Anziano Beckstrom chiese al contadino che viveva nella casa principale se una donna delle pulizie o altre persone fossero mai entrate nell’appartamento durante il giorno. “Ci disse: ‘No, noi siamo gli unici quassù.’”

Anche se sembrava davvero improbabile che questo contadino “serio, un po’ burbero” si divertisse a prendere in giro i due missionari, gli anziani iniziarono a sospettare del sessantenne quando videro che i loro oggetti continuavano a spostarsi durante il giorno senza un apparente motivo.

Fu così che i missionari decisero di testare se qualcuno davvero continuasse ad entrare nel loro appartamento mentre  erano fuori.

“Ad un certo punto Anziano Taylor disse che avremmo dovuto mettere un pezzo di scotch sulla porta per vedere, una volta tornati a casa, se questo fosse strappato o fosse stato rimosso.” racconta Beckstrom.

I missionari lasciarono lo scotch sulla porta in diverse occasioni, anche alcune volte in cui poi trovavano che nell’appartamento le cose erano state spostate. “[Ma] non trovavamo mai lo scotch rotto o spostato in alcun modo.” Dice Beckstrom.

Oltre a queste strane esperienze, i missionari udivano spesso degli scricchiolii e altri rumori simili provenienti dalla soffitta.

Una singola stanza con grosse assi di quercia che attraversavano il soffitto, l’appartamento era separato dalla casa principale. Un giorno Anziano Beckstrom e Anziano Taylor scoprirono l’accesso alla soffitta nel loro angolo della tenuta, trovandovi null’altro che specchi coperti, una vecchia slitta, un manichino senza testa ed armadi polverosi.

Anche se non scoprirono mai la causa di quei rumori, iniziarono ad ignorare i suoni pensando che fossero semplicemente rumori di assestamento di una casa secolare colpita dal vento e dalla pioggia.

Finché non cominciò il rumore di passi.

Passi Spettrali

“Il mio letto era appena ad un paio di metri dalla porta e c’era una finestra subito sopra la mia testa” continua Beckstrom. “Attorno alle 10,30 una sera, stava appena facendo buio, molto buio, mentre stavo per addormentarmi e sentii dei passi che venivano dal vialetto in pietra.”

Quello era chiaramente, inconfondibilmente, rumore di passi. “Mi chiesi chi potesse essere a quell’ora. A volte i capi-zona venivano tardi la sera o presto la mattina, quindi mi rigirai e preparai ad aprire la porta.”

Beckstrom sentì i passi raggiungere la soglia e la aprii. “Non c’era nessuno” ricorda. Dopo aver guardato il vialetto in pietra che portava all’appartamento, Beckstrom non ci pensò più. “Pensai che fosse strano, ma che doveva essere il rumore di qualcuno che camminava lì intorno.”

Una volta tornato a letto però, mentre cercava di riaddormentarsi, sentì i passi una seconda volta. “Andai immediatamente ad aprire la porta e mi guardai attorno. Di nuovo, nessuno in vista.

Questa volta uscii e cominciai a guardare intorno alla casa.”

Dopo una ricerca infruttuosa, Anziano Beckstrom tornò all’appartamento dove raccontò al suo collega di quello strano rumore di passi.

Qualche giorno dopo, sentì lo stesso identico rumore. “Dissi: ‘Li senti? C’è di nuovo qualcuno sul vialetto.’ Anziano Taylor si alzò per controllare da sé. Aprimmo la porta e anche lui uscì e fece il giro intorno alla casa per controllare.” Nessuno dei missionari però capì quale fosse la fonte di quel rumore.

Il fatto che la casa fosse completamente isolata faceva sembrare quei passi ancora più sinistri. Anziano Beckstrom iniziò ad immaginarsi persone che giravano intorno all’appartamento durante il giorno e la notte per “far impazzire i missionari”.

Altre possibilità sembravano addirittura più inquietanti, anche se attraversarono le menti di entrambi. I missionari continuarono a mettere da parte queste paure, trasformando il “fantasma” del loro appartamento in uno argomento di cui ridere e scherzare.

Finché, nel mezzo di una notte, Anziano Taylor svegliò il suo collega con le parole: “Penso che mi abbia preso. Non riesco a muovere le braccia o le gambe.”

Paura A Notte Fonda

“Era stata una lunga giornata,” racconta Beckstrom, ricordando come il crepuscolo era appena sceso mentre i missionari si inginocchiavano per pregare insieme circa alle 10 di sera.

Dopo aver detto una veloce preghiera individuale, Anziano Beckstrom si infilò nel letto mentre il suo collega stava continuando a pregare.

“Non so quanto tempo fosse passato, ma [quando mi svegliai] fuori era molto buio. In quel momento ricordo che sentii Anziano Taylor dire: ‘Penso che mi abbia preso. Non riesco a muovere le braccia o le gambe.’”

“Mi svegliai di soprassalto… Ero disorientato. Era buio. La luce della luna entrava appena attraverso a finestra, lo vidi per terra ed iniziai a chiedermi cosa stesse succedendo…”

“Cercai l’interruttore della luce, ma non riuscii a trovarlo, anche se sapevo che era proprio lì a fianco della porta.”

“Quindi, camminando un po’ a tentoni, finii addosso ad Anziano Taylor che si trovava sul pavimento.”

Quando Anziano Beckstrom si piegò per toccare Anziano Taylor, si accorse che le sue braccia tremavano ed erano gelide.

“Mi disse: ‘Non riesco a muovere le gambe. C’è qualcosa che non va. Non so cosa sia.’” Racconta Beckstrom.

“Mi chiesi se ci fosse una qualche problema medico. [Fu allora che Anziano Taylor] disse: ‘Mi sento come se ci fosse qualcuno che mi tiene le gambe in modo che non si muovano.’”

Fu a quel punto che Anziano Beckstrom provò nuovamente ad accendere la luce. Questa volta trovò l’interruttore. Anziano Taylor aveva le gambe piegate, quasi come se fosse accovacciato, rannicchiato lì per terra.

A quel punto Anziano Taylor iniziò a sentire come degli spilli correre lungo braccia e gambe mentre pian piano riusciva a raddrizzarle e muoverle.

“Mentre ne parlavamo in seguito, si rese conto di non ricordarsi il momento in cui era andato a letto e si era addormentato,” dice Beckstrom.

“Probabilmente si era addormentato mentre pregava, gli si erano addormentate braccia e gambe ed era caduto a terra. Immagino che cadere per terra l’abbia svegliato e così si era accorto che non si sentiva più le gambe.”

Dopo aver scoperto la causa dell’improvvisa paralisi del suo collega, Beckstrom ricorda: “[Anziano Taylor] disse qualcosa del tipo: ‘Per un secondo ho pensato che un fantasma fosse entrato e si fosse impossessato di me.’ Ci ridemmo sopra… Ne rise a crepapelle.”

Luci Fluttuanti

Appena prima di essere trasferito da Oxenholme però, Anziano Beckstrom assistette a qualcosa che non riuscì a spiegare o di cui non riuscì a ridere come per l’incidente della preghiera.

“Aveva piovuto per un paio di giorni di fila… Quindi c’era parecchia nebbia mentre tornavamo da Kendal quella sera. Era difficile anche solo vedere la siepe dall’altro lato della strada.” Racconta Beckstrom.

I due raggiunsero il loro appartamento appena prima che cominciasse a fare buio. Beckstrom ricorda: “[Anziano Taylor] era seduto vicino alla finestra che leggeva una lettera, guardò fuori e disse: ‘Guarda. C’è qualcuno lì fuori.’”

“Gli chiesi: ‘Che vuoi dire?’ E lui mi rispose: ‘C’è una luce proprio lì fuori.’”

Dopo essersi avvicinato alla finestra, Beckstrom riuscì a vedere il “bagliore di [qualcosa], come se fosse una lanterna a gas, ma più fioca” fuori nei campi.

“Guardammo più attentamente per vedere se riuscivamo a vedere qualcos’altro ma la nebbia era molto fitta. A quel punto però vedemmo la luce che si avvicinava verso la casa.

Arrivata alla prima fila di staccionate in pietra mi aspettavo si fermasse o che rallentasse mentre chiunque la stesse reggendo tentava di scavalcare, ma continuò semplicemente a fluttuare verso di noi come niente fosse.”

La luce continuò a fluttuare fino ad arrivare ad una trentina di metri dalla finestra dei missionari prima di scomparire in mezzo ad un boschetto poco dietro l’appartamento.

Anziano Beckstrom non vide né l’ombra né la sagoma di qualcuno che reggesse la lanterna. Non la vide mai fermarsi o rallentare mentre passava oltre le staccionate. Non la vide nemmeno mai ondeggiare come se qualcuno la stesse tenendo in mano mentre camminava.

“Chiesi [al mio collega]: ‘Hai visto qualcuno?’ E lui mi rispose: ‘No.’…”

“Il giorno dopo incontrammo il contadino mentre uscivamo dall’appartamento e gli chiedemmo se fosse uscito nei campi tardi la sera perché avevamo visto una luce che si avvicinava dai campi.”

“E fu in quel momento che con un lieve sogghigno disse: ‘Anche io ho visto quella luce ogni tanto.’”

Dopo avergli chiesto chi fosse, il contadino rispose ai due missionari: “Credo sia mio nonno. Penso torni qui per controllare la fattoria e la casa.”

“A quel punto sapevamo che stava parlando di un fantasma,” continua Beckstrom. “Ci disse: ‘Sì, lui viene ogni tanto a controllare che tutto vada bene. A me e mia moglie capita di sentirlo in casa mentre muove oggetti per casa o apre le porte.’”

“Dopo quella conversazione, Anziano Taylor ed io iniziammo a chiederci se il nonno fosse la causa degli strani avvenimenti nel nostro appartamento.” Aggiunge Beckstrom. “[Il contadino] non sembrava spaventato a causa di queste visite. Anzi, sembrava confortato dal fatto che suo nonno tornasse a controllare che tutto andasse bene.”

Una Conversazione Inaspettata

Poco dopo questa conversazione, Anziano Beckstrom ebbe una conversazione con i suoi capi-zona. Fu lì che fece loro una domanda che continuava a ronzargli in testa da quando era arrivato a Oxenholme: come mai avevano trasferito due nuovi missionari insieme in quell’area?

“I capi-zona dissero che gli altri missionari sostenevano che succedessero strane cose.” Spiega Beckstrom. I capi-zona pensavano che queste fossero solo favole che i missionari continuavano a tramandare, quindi avevano deciso di trasferire lì missionari nuovi per mettere a tacere tali voci.

A quel punto Anziano Beckstrom raccontò ai capi-zona un po’ riguardo a tutto ciò che era successo loro, chiedendo se tali avvenimenti fossero simili alle “strane storie” che raccontavano i missionari prima di loro.

Poco tempo dopo, lui ed Anziano Taylor ricevettero istruzioni dal Presidente di Missione: trovare un nuovo appartamento.

Ripensando a tutta questa storia, Beckstrom dice che non si è mai sentito minacciato o davvero spaventato, ma per lo più curioso.

“Sono sempre stato curioso riguardo a fantasmi e simili. Si sentono così tante storie di fantasmi, quindi mi chiesi se fosse possibile che gli spiriti lasciati qui sulla terra se ne andassero in giro a spostare bottiglie di latte o fare altre cose strane.

[Quest’esperienza] non mi fece credere di più [nel soprannaturale]. Era solo curioso ed interessante vedere che le storie paranormali che si sentono in giro potessero effettivamente essere vere.”

Beckstrom attribuisce la sua capacità di reagire in modo calmo davanti a questi eventi alla conoscenza che aveva come missionario.

“Parte del [motivo per cui non ci sentivamo spaventati] era che avevamo la giusta prospettiva dell’aldilà.”

Adesso, quasi 40 anni dopo, Beckstrom ancora non si è dato una spiegazione alla maggior parte di ciò che accadde, ma ridendo ammette: “Ancora oggi quel contadino potrebbe star ridendo come un matto per aver spaventato a morte i missionari.”

Questo articolo è stato originariamente scritto da Danielle B. Wagner ed è stato pubblicato su ldsliving.com, intitolato This True Story of Missionaries Living in a Haunted House Will Give You Goosebumps. Italiano ©2016 LDS Living, A Division of Deseret Book Company | English ©2016 LDS Living, A Division of Deseret Book Company