Il 3 aprile 2016 sarà per sempre un giorno storico per i membri della Chiesa Mormone in Italia. Per la prima volta, uno di loro – un “paesano”- è stato chiamato come Autorità Generale. Mentre il recente incarico dell’Anziano Massimo De Feo come Settanta, Autorità Generale, è segnato come un momento chiave nella storia della Chiesa, il suo incontro con la Chiesa non è stato per niente usuale.

Il giovani Massimo De Feo

Il giovane Massimo – quando aveva 9 anni e viveva a Taranto – è venuto a conoscenza del vangelo restaurato quando due missionari hanno bussato alla sua porta di casa. I suoi genitori, Vittorio e Velia De Feo, non erano interessati al messaggio dei missionari ma hanno permesso ai loro due figli, Alberto e Massimo, di ascoltarli.

“I nostri genitori non hanno mai accettato il vangelo, ma hanno sentito che era buono e si sentivano bene riguardo al lasciare che i loro due figli crescessero nel vangelo con buoni principi” Ha detto Anziano Massimo De Feo a “Church News”. 

Il cinquantacinquenne convertito ammette che a volte è stata una sfida non avere i proprio genitori coinvolti nella chiesa che lui e suo fratello iniziarono velocemente ad amare. Ma è sempre rimasto grato per il loro sostegno.

“Hanno visto i frutti della loro decisione” ha detto “hanno visto che eravamo buoni ragazzi che volevano buone cose”.

I principi che avevano Alberto e Massimo venivano messi alla prova al di fuori delle mura domestiche. Erano gli unici membri della loro scuola in una comunità con radici fortemente cattoliche e con tradizioni esistenti da secoli.

I due fratelli hanno sempre cercato di evitare le contese ed hanno sempre cercato opportunità per spiegare agli altri la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

“Non è sempre stato facile” ricorda Anziano Massimo De Feo. “Da adolescenti abbiamo avuto molti alti e bassi”.

La nuova Autorità Generale ha detto che ha trovato forza in Alberto. “Mio fratello è sempre stato l’esempio più grande. La sua testimonianza mi ha aiutato ad essere forte ed a restare vicino al vangelo”. Anche se la Chiesa a Taranto era abbastanza piccola, era molto forte in Spirito e sostegno.

Gli amorevoli presidenti di ramo, gli insegnanti della primaria prima ed i consulenti del Sacerdozio di Aronne dopo, lo hanno sempre fatto sentire al posto giusto.

“Ho trovato le persone giuste nei momenti giusti; Il Signore mi ha sempre protetto”.

Mentre Massimo cresceva tra la primaria e le classi per i giovani, è diventato amico con molti giovani della Chiesa. “Passavamo la maggior parte del nostro tempo in Chiesa.

Facevamo qualcosa quasi tutti i giorni dopo scuola.” Tra i suoi amici giovani della chiesa c’era Loredana Galeandro, anche lei una convertita. Si era battezzata a 14 anni dopo un lungo periodo di studio e preghiera personale.

Una volta convertita, ha detto “il mio più grande desiderio era di servire il Signore”.

Ogni volta che frequentava le riunioni domenicali, notava le coppie che stavano crescendo i loro figli nella Chiesa e desiderava la stessa cosa. “Avevo il desiderio di avere una famiglia eterna” ha detto.

“Ho preso la decisione che avrei sposato soltanto un uomo che amava il Signore e che avrebbe voluto servirLo”. L’amicizia di Massimo e Loredana si è approfondita mentre servivano nel loro ramo e si divertivano insieme alla attività dei giovani.

Ma dopo il diploma, Massimo sapeva che avrebbe dovuto svolgere una missione a tempo pieno.

Una missione a tempo pieno

Anziano Massimo De Feo ha affermato che ha imparato la lezione chiave del sacrificio e dell’amore da suo padre, Vittorio De Feo, mentre si stava preparando per la sua missione.

La famiglia De Feo aveva poche risorse finanziare e di nuovo, ne Vittorio ne sua moglie, Velia, erano membri. Ma il papà De Feo sapeva che suo figlio voleva condividere il messaggio del vangelo.

“Mio padre mi ha chiesto: ‘Lo vuoi davvero fare?” ha affermato Anziano Massimo De Feo “ho risposto: ‘Si, voglio servire il Signore con tutto il mio cuore’”. Vittorio promise di fare tutto il possibile per aiutarlo a coprire i costi dei due anni di servizio missionario.

Poco tempo dopo, nel 1981, Massimo è partito per la Missione Italiana di Roma. “Ho considerato quei soldi come sacri – erano il frutto del grande sacrificio di un uomo che non credeva nella Chiesa” ha detto Anziano Massimo De Feo con occhi lucidi. “Quindi ho servito la missione con tutto il mio cuore, facoltà, mente e forza perché amavo il Signore ed amavo mio padre”.

La sua missione gli è stata da lezione, insegnandogli cose che gli sono ancora utili: 

Duro lavoro. Dedicazione. Concentrazione. Fiducia nel Signore. “Ed essere sempre disposto al sacrificio” ha aggiunto.

Loredana ha scritto al suo amico durante la sua missione. Quando è tornato a Tarano hanno iniziato ad uscire insieme e si sono sposati nel tempio Svizzero di Berna nell’agosto del 1984. Anziano e Sorella De Feo sono genitori di tre figli.

Il Settanta appena chiamato è stato in grado di vedere la mano del Signore attraverso tutta la sua vita. Un presidente di distretto che ha conosciuto in missione lo ha poi raccomandato per un lavoro all’ambasciata americana di Roma.

Ha lavorato nelle relazioni internazionali per più di trent’anni prima della sua più recente chiamata nella Chiesa.

I suoi compiti professionali lo hanno messo nella posizione di poter aiutare la Chiesa a crescere in Italia. Era Presidente di palo a Roma quando c’è stata la cerimonia della posa della prima pietra per la costruzione del primo tempio della sua nazione, il Tempio Italiano di Roma. Ha poi servito come Settanta d’aera.

“Questo è il tempo migliore per la Chiesa in Italia” ha osservato “Ci sono 10 pali. 30 anni fa c’erano solo rami. La crescita è stata incredibile. Siamo tutti cresciuti con la Chiesa”.

Anziano e Sorella De Feo dicono di aver provato una miriade di emozioni fin alla sua chiamata come Settanta Autorità Generale.

“A volte sembra di essere nel bel mezzo di una tempesta, ma c’è la calma intorno a noi” ha detto Sorella De Feo. “Abbiamo completa fiducia nel Signore”.

La chiamata come Settanta Autorità Generale “è tutto nuovo.. ci stiamo ancora adattando” ha affermato Anziano Massimo De Feo. “Ma sappiamo che non siamo soli. Ci fidiamo del Signore”.

Anziano Massimo De Feo

Famiglia: Nato il 14 dicembre 1960 a Taranto, in Italia. I genitori erano Vittorio e Velia De Feo. Sposato con Loredana Galeandro il 14 agosto 1984, nel Tempio Svizzero di Berna.

Educazione: Diploma scientifico conseguito al Liceo Scientifico Moscati di Taranto, nel 1979.

Lavoro: Una carriera di 32 anni nelle relazioni internazionali per le ambasciate degli Stati Uniti a Roma e Parigi. Vice Federale Regionale nell’ufficio dei sussidi per l’amministrazione della Sicurezza Sociale per l’Europa meridionale, il Nord Africa e le zone del Medio Oriente.

Servizio per la Chiesa: missionario a tempo pieno nella Missione Italiana di Roma, dal 1981 al 1983. Presidente di Ramo, Presidente di Distretto, Consigliere del vescovato, Sommo Consigliere, Presidente di palo e Settanta D’Area.

Questo articolo è stato pubblicato su deseretnews.com e tradotto da Fanny Bagnò