Battesimo-Tempio

Molti rimangono stupiti e meravigliati nel sentire il nome della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (spesso chiamata erroneamente come la Chiesa Mormone). Il nome della Chiesa è semplicemente la “Chiesa di Gesù Cristo”.

La frase aggiunta alla fine, “dei Santi degli Ultimi Giorni”, ci differenzia semplicemente dai primi “Santi” che erano i membri della Chiesa di Cristo nei tempi antichi sotto la direzione degli apostoli originali.

Tutti coloro che erano dei membri fedeli venivano chiamati Santi. I santi erano i devoti seguaci di Gesù Cristo. Non c’è bisogno di ricevere una beatificazione o una cerimonia. Tutti i discepoli erano Santi nei tempi antichi, e sono tutti chiamati Santi al giorno d’oggi.

Paolo insegna la dottrina della Giustificazione

In Romani 2- 5 vediamo che Paolo ha ancora bisogno di chiarire che i Cristiani convertiti non hanno bisogno di affidarsi alle Leggi di Mosè per la loro salvezza. In un certo senso la legge di Mosè è sempre stata morta. E’ stata prevista per poter guidare gli Israeliti verso il passo successivo, Gesù Cristo. Nel Libro di Mormon, queste idee vengono rese molto chiaramente.

“E avverrà che sarete castigati per le vostre iniquità, poiché avete detto che insegnate la legge di Mosè. E cosa sapete voi riguardo alla legge di Mosè? La salvezza viene mediante la legge di Mosè? Che dite voi?” (Mosia 12:31)

” Ed ora, voi avete detto che la salvezza viene mediante la legge di Mosè. Io vi dico che è opportuno che voi obbediate alla legge di Mosè per ora; ma vi dico che verrà il tempo in cui non sarà più opportuno obbedire alla legge di Mosè.

E inoltre io vi dico che la salvezza non viene mediante la sola legge; e se non fosse per l’espiazione che Dio stesso farà per i peccati e le iniquità del suo popolo, esso dovrebbe inevitabilmente perire, nonostante la legge di Mosè.

Ed ora io vi dico che era opportuno che una legge fosse data ai figlioli d’Israele, sì, una legge molto rigida; poiché erano un popolo dal collo rigido, svelto a compiere l’iniquità e lento a ricordare il Signore suo Dio.

Perciò gli fu data una legge, sì, una legge di adempimenti e di ordinanze, una legge che esso doveva osservare strettamente, giorno dopo giorno, per tenerlo nel ricordo di Dio e del suo dovere verso di lui.

Ma ecco, io vi dico che tutte queste cose erano simboli di cose a venire.

Ed ora, compresero essi la legge? Io vi dico: No, non tutti compresero la legge; e ciò a causa della durezza del loro cuore; poiché non compresero che nessun uomo avrebbe potuto essere salvato, se non tramite la redenzione di Dio.

Poiché ecco, non profetizzò loro Mosè riguardo alla venuta del Messia, e che Dio avrebbe redento il suo popolo? Sì, e anche tutti i profeti che hanno profetizzato da che ebbe inizio il mondo — non hanno essi parlato più o meno riguardo a queste cose?

Non hanno essi detto che Dio stesso sarebbe sceso fra i figlioli degli uomini, e avrebbe preso forma d’uomo e avrebbe camminato in grande potere sulla faccia della terra?

Sì, e non hanno anche detto che egli avrebbe realizzato la risurrezione dei morti, e che egli stesso sarebbe stato oppresso ed afflitto?” (Mosia 13:27-35)

Essere Santi

In Romani Paolo parla di “giustificazione”. La giustificazione viene definita come segue:

“Essere esonerati dal castigo per i peccati commessi ed essere dichiarati senza colpa. Una persona è giustificata dalla grazia del Salvatore mediante la fede in Lui. Si dimostra questa fede mediante il pentimento e l’obbedienza alle leggi e alle ordinanze del Vangelo. L’espiazione di Gesù Cristo consente all’umanità di pentirsi e di essere giustificata, ossia esonerata dal castigo che altrimenti dovrebbe subire.” (Guida alle Scritture)

mosè-dieci-comandamentiLa legge di Mosè non poteva fornire la giustificazione per i primi Santi; solamente la fede e l’obbedienza verso Gesù Cristo potevano fare ciò. Dal momento che nessuna cosa impura può dimorare alla presenza di Dio, dobbiamo raggiungere la giustificazione per poter essere esaltati verso la Sua presenza.

Credere non è abbastanza per essere giustificati, ma nemmeno affidarsi solamente alla legge lo è. La grazia è importante per la giustificazione; non possiamo essere giustificati senza essa. La grazia di Cristo è il nostro aiuto sia qui che in cielo.

Molte persone hanno interpretato gli scritti di Paolo dandogli il significato di poter essere giustificati tramite la sola fede, senza le buone opere. Possiamo imparare la relazione esistente tra le nostre azioni (o opere) e la giustificazione tramite la grazia di Cristo. (Vedere Romani 3: 31; Giacomo 2: 14- 18, 24; 2 Nefi 25: 23; DeA 88: 38- 39)

Il Profeta Joseph Smith disse: “Per poter essere giustificati alla presenza di Dio dobbiamo amarci l’un l’altro: dobbiamo sconfiggere il male; dobbiamo visitare gli orfani e le vedove nei momenti di afflizione, e dobbiamo mantenere noi stessi puri dal mondo: poiché tale virtù fa parte della grande fonte della religione pura, rafforzando la propria fede aggiungendo ogni buona qualità che adorni i figli del benedetto Gesù.

Noi possiamo pregare nella stagione delle preghiere, noi possiamo amare il nostro prossimo e noi stessi, e possiamo essere fedeli durante le tribolazioni, sapendo che la ricompensa è molto più grande nel regno dei cieli. Quale grande consolazione! Quale gioia!” (Insegnamenti del Profeta Joseph Smith, sel. Joseph Fielding Smith [1976], 76).

Possiamo rinascere e diventare coeredi di Cristo

Il battesimo per immersione è un simbolo della nostra rinascita spirituale. Quando andiamo sotto l’acqua, è il simbolo che stiamo seppellendo noi stessi nella tomba. Quando veniamo fuori dall’acqua, siamo simbolicamente lavati e puliti. Diventiamo delle persone nuove che hanno fatto l’alleanza di seguire Cristo.

Il battesimo per immersione è inoltre simbolo della morte di Cristo e della risurrezione. Gesù disse che dobbiamo “nascere di nuovo” per poter entrare le regno dei cieli. Scacciamo via la precedente persona carnale e diventiamo una “nuova creatura in Cristo” (Vedere Romani 6 e Romani 8).

L’Anziano Dallin H. Oaks ha detto: “Considerate il potere del principio esposto in un nostro amato inno: «Sono un figlio di Dio» (Inni, No. 190)… In esso troviamo la risposta a una delle più importanti domande della vita: «Chi sono io?» Sono un figlio di Dio che ha un’ascendenza di spirito che conduce a genitori celesti. Questi genitori definiscono il nostro potenziale eterno. Questa possente idea è un efficace rimedio contro la depressione.

Può sostenere ognuno di noi e consentirgli di compiere le scelte giuste e di evidenziare il meglio che è in noi. Inculcate nella mente di un giovane la possente idea che egli è un figlio di Dio, e gli avrete dato il rispetto di sé e la motivazione che lo spingerà a risolvere i problemi della vita.” (Idee Possenti, Conferenza Generale Ottobre 1995, Liahona Novembre 1995)

Cosa vuol dire essere co-Gesù Cristoeredi di Cristo? Significa che Egli ci darà tutto ciò che ha, e che noi saremo uno con Lui come Egli è uno con Dio. La dottrina di theosis era conosciuta anche dagli antichi Santi così come è conosciuta dai Santi degli Ultimi Giorni. Dio Padre dice che saremo “dei” perché siamo co- eredi di Cristo. Questa non è blasfemia, ma il centro essenziale del piano di Dio per noi. Nessuno di noi usurperà Dio, ma verremo suggellati a Lui come parte delle Sua famiglia.

“Sono coloro nelle cui mani il Padre ha dato ogni cosa.

Sono coloro che sono sacerdoti e re, che hanno ricevuto la sua pienezza e la sua gloria;

 E sono sacerdoti dell’Altissimo, secondo l’ordine di Melchisedec, che era secondo l’ordine di Enoc , che era secondo l’ordine del Figlio Unigenito.

Pertanto, come sta scritto, essi sono dei, sì, i figli di Dio.

Pertanto, tutte le cose sono loro soggette, sia la vita che la morte, le cose presenti e quelle a venire, sono tutte loro soggette ed essi sono di Cristo, e Cristo è di Dio.”

(Dottrina ed Alleanze 76:55- 59)

Queste benedizioni sono a disposizione di tutti coloro che verranno a Cristo e faranno la Sua volotnà.

Paolo esortò i Santi Romani di presentare se stessi come “un sacrificio vivente, santo ed accettabile a Dio” (Romani 12:1). Come discepoli del Signore Gesù Cristo, come Santi, non possiamo soltanto contare sul credere e poi seguire il mondo con il nostro comportamento. Dobbiamo mettere i nostri peccati sull’altare e seguirLo.

L’Anziano  Bruce R. McConkie ha spiegato, “Per potersi presentare [se stessi] come un sacrificio vivente bisogna farsi avanti con cuore spezzato e spirito contrito tramite l’obbedienza” ((Doctrinal New Testament Commentary, 3 vols. [1966–73], 2:292).

In Romani 13:8- 9 Paolo ci dice come comportarci essendo Santi:

“Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso.”

Qui, Paolo non sta citando l’Antico Testamento? Non siamo ancora nella Legge di Mosè? Si, ma con la grazia di Cristo e l’espiazione per poterci esaltare.

Risorse aggiuntive:

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