I missionari della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni portano sempre con sé dei Libri di Mormon durante il loro servizio di proselitismo. Essi sono ben consapevoli, infatti, che il Libro di Mormon sia lo strumento fondamentale per la conversione della gente.

Molte volte, però, i missionari devono fare i conti con lo scetticismo e le riserve con cui le persone si avvicinano verso questo volume di sacre scritture. Questo, almeno in parte, si verifica a causa delle informazioni non corrette che circolano riguardo il testo.

A volte, ciò accade semplicemente perché per alcuni risulta difficile accettare qualcosa di nuovo rispetto a quello che si è sempre conosciuto. In definitiva, le motivazioni per cui si possa scegliere di non accettare l’invito dei missionari a leggere il Libro di Mormon possono essere svariate ma, senza dubbio, fare un po’ di luce sull’argomento non può che essere di beneficio.

NON RIMPIAZZA O CONTRADDICE LA BIBBIA

Uno dei pregiudizi che potrebbe ostacolare la lettura del Libro di Mormon potrebbe consistere nell’erronea idea che il Libro di Mormon rimpiazzi la Bibbia o che i principi in esso espressi siano in contrasto con l’ Antico e il Nuovo Testamento.

Chi ha letto il Libro di Mormon sa benissimo quanto in realtà i due testi vadano assolutamente assieme e che non vi sia in essi alcuna presenza di elementi tra loro discordanti.

TESTIMONIA DI CRISTO

L’apostolo Paolo disse: «Ogni parola sarà confermata dalla bocca di due o di tre testimoni» (2 Corinzi 13:1). Il Libro di Mormon, il quale consiste in” una storia dei rapporti tra Dio e gli antichi abitanti delle Americhe” (vedere introduzione Libro di Mormon) e la Bibbia, sono le testimonianze di due nazioni che Gesù Cristo è il Salvatore dell’umanità intera. E’ evidente,pertanto, che il Libro di Mormon è proprio come scritto sulla copertina del testo “Un altro testamento di Gesù Cristo”.

PERCHE’ E’ COSI’ IMPORTANTE?

“La seguente spiegazione potrebbe esservi di aiuto. Quante linee rette potete tracciare attraverso un singolo punto su un foglio di carta? La risposta è: infinite.

Supponete per un momento che il singolo punto rappresenti la Bibbia, che le centinaia di linee rette tracciate attraverso quel singolo punto rappresentino le differenti interpretazioni della Bibbia e che ciascuna di queste interpretazioni rappresenti una chiesa diversa.

Che cosa accade, invece, se su quel foglio di carta c’è un secondo punto che rappresenta il Libro di Mormon? Quante linee rette potete tracciare tra questi due punti di riferimento, la Bibbia e il Libro di Mormon? Solo una. Solo una interpretazione delle dottrine di Cristo sopravvive alla testimonianza di questi due testimoni.

mormone-missionari-ragazze-uominiRipetutamente il Libro di Mormon agisce da testimone che conferma, chiarisce e unisce le dottrine insegnate nella Bibbia, per cui c’è <un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo>.

Per esempio, alcune persone sono confuse sul fatto che il battesimo sia essenziale per la salvezza, sebbene il Signore abbia dichiarato a Nicodemo: <Se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio> [Giovanni 3:5]. Ma il Libro di Mormon elimina qualsiasi dubbio al riguardo:

<Ed egli comanda a tutti gli uomini di pentirsi, e di essere battezzati nel suo nome, avendo fede perfetta nel Santo d’Israele, altrimenti non possono essere salvati nel regno di Dio> [2 Nefi 9:23].

Al giorno d’oggi nel mondo esistono vari modi di officiare il battesimo, nonostante la Bibbia ci dica la maniera in cui fu battezzato il Salvatore, il nostro grande Modello:

<Tosto che fu battezzato, salì fuor dell’acqua> [Matteo 3:16]. Avrebbe potuto venire fuori dall’acqua se prima non fosse entrato nell’acqua? Nel timore di discordie sull’argomento, il Libro di Mormon allontana ogni dubbio con questa diretta dichiarazione dottrinale sulla maniera corretta di effettuare il battesimo:

<E poi lo immergerete nell’acqua ed uscirete di nuovo dall’acqua> [3 Nefi 11:26]( Il Libro di Mormon: un libro che viene da Dio, Anziano Tad R. Callister).

E’ LA PROVA CHE JOSEPH SMITH E’ UN PROFETA DI DIO

Il Libro di Mormon fu tradotto da Joseph Smith tramite il potere di Dio. Joseph non aveva le conoscenze necessarie per tradurre un libro scritto in egiziano riformato.

A ciò si aggiunga il fatto che il profeta tradusse il testo in un tempo così breve che in realtà neanche un esperto conoscitore di quella lingua antica sarebbe ragionevolmente riuscito in una tale impresa.

Il punto essenziale da considerare è che se il Libro di Mormon viene effettivamente da Dio, allora Joseph Smith era un vero profeta e di conseguenza è stato veramente lo strumento scelto nelle mani del Salvatore per restaurare la Sua Chiesa sulla terra nella nostra epoca.

Per questo e altri motivi i missionari portano con sé questo sacro volume di scritture e invitano le persone a conoscere da loro stessi la verità e ricevere le benedizioni del Vangelo restaurato.

CONTIENE UN INVITO ESTESO ALL’UMANITA’

Il seguente invito contenuto nell’introduzione del Libro di Mormon illustra la semplicità e la bellezza di questo messaggio. Chiunque può sperimentare la verità di queste parole:

“Invitiamo tutti gli uomini di ogni dove a leggere il Libro di Mormon, a meditare in cuor loro il messaggio che esso contiene e poi chiedere a Dio, Padre Eterno, nel nome di Cristo se il libro è vero. Coloro che fanno ciò e chiedono con fede, otterranno una testimonianza della sua verità e divinità per potere dello Spirito Santo (vedi Moroni 10:3–5).

Coloro che ricevono questa divina testimonianza del Santo Spirito verranno anche a conoscere tramite lo stesso potere che Gesù Cristo è il Salvatore del mondo, che Joseph Smith è il Suo rivelatore e profeta in questi ultimi giorni e che la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è il regno del Signore nuovamente stabilito sulla terra in preparazione della seconda venuta del Messia”(Il Libro di Mormon, Introduzione).

Questo articolo è stato scritto da Roberto Scordari.

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